PocketSprite: il mini gameboy per gli amanti del retrogaming
Il GameBoy non ritornerà nella veste che lo vide protagonista fino al 2003, ma riapparirà sotto forma di PocketSprite.
Nelle scorse settimane avevamo parlato di Gamesheel emulatore del dispositivo che ha battuto ogni record di longevità, così come avevamo scritto di tanti ritorni dal passato tra cui il fantastico Tamagotchi fautore di tante gioie e di tanti pianti soprattutto tra i più piccoli.
Così come avevamo scritto del ritorno prepotente di SNES Nintendo Classic Mini e del suo record di acquisti realizzato.
Questo nuovo dispositivo PocketSprite si caratterizza per piccolissime dimensioni che lo fanno stare nel palmo della mano.
È una micro-console tascabile e potete metterlo nel vostro mazzo di chiavi, giocando con i titoli presenti al suo interno nel momento in cui state viaggiando in metropolitana o sui treni, piuttosto che nelle sale di attesa delle ferrovie o alle poste, a patto di tenere basso il volume per non infastidire chi vi sta a fianco.
La bellezza di questo PocketSprite sta nella possibilità di fare girare emulatori di giochi
- Game Boy
- Game Boy Color
- Sega Master System
- Game Gear
e c’è da sapere di più, molto di più. Questa console tascabile è open source e questo permetterà di fare giocare qualsiasi gioco pubblicato in passato.
PocketSprite in pillole
Andiamo a vedere quali caratteristiche mostra questo piccolo e portatile PocketSprite:
- display OLED 25×22 millimetri
- connettività bluetooth e wi-fi
- speaker interno da 13 millimetgri
- chipset dual-core Esp32
- RAM da 520 Kb (stesso del GameBoy originale).
Il prodotto è stato realizzato grazie alla campagna crowdfounding ed è acquistabile per 55 dollari su Crowdsupply.com .
Perché vince l’effetto nostalgia
Che si parli di PocketSprite o di altri dispositivi prodotti nel passato e ritornati di prepotenza nel presente, la prima cosa che vien da domandarsi è per quale ragione vi è una predisposizione a voler impossessarsi dei giochi e delle console fabbricate decenni fa.
La risposta è facilmente reperibile alla voce “effetto nostalgia” e non è la prima volta che ne parliamo nei nostri articoli.
L’effetto nostalgia si lega strettamente alle operazioni di marketing tanto nel gaming quanto nel mondo smartphone.
Una dimostrazione tangibile è stata data dal Nokia 3310 in versione 2017 per quello che riguarda la telefonia, mentre nel mondo videoludico la console Nintendo Classic Mini ha abbattuto ogni possibile dubbio sulla reale efficienza di un ritorno dal passato delle console che con l’epoca odierna stonano e nulla hanno a che vedere.
Eppure la possibilità di tornare a giocare con titoli che hanno caratterizzato la nostra adolescenza vince su ogni pensiero.