Il servizio Videogame streaming sembra non essere più un’utopia, stando almeno alle dichiarazioni a Bloomberg di Phil Spencer, numero 1 della divisione Xbox della Microsoft, durante la presentazione della nuova console Xbox X. Lo streaming dei videogame ha persino una data più o meno precisa per venire alla luce: la dead-line infatti è stata impostata per il 2020. E tutto questo senza nemmeno avere l’obbligo di possedere una console.
Videogame streaming e i primi tentativi
L’idea di sviluppare un servizio streaming però non è nuova: già dal 2012 il colosso Microsoft sta studiando e portando avanti dei progetti in questo campo ma, dopo attente analisi, erano stati accantonati per costi di gestione troppo elevati e dunque non sostenibili nel medio-lungo periodo. Ma l’asso nella manica doveva ancora essere giocato: i progressi di Azure in campo cloud hanno permesso di diminuire i costi e di apportare un sostanziale miglioramento nella qualità generale del servizio. Proprio per questo la data del 2020 sembra non essere così fantascientifica.
Ovviamente lo sviluppo del Videogame streaming non significa che Microsoft smetterà di creare e sviluppare le console. Secondo lo stesso Spencer
“Nonostante software e servizi stiano diventando sempre più importanti, le console non sono ancora vicine alla morte. Sono ancora il meglio per i giocatori più esigenti e per i giochi miglior
Cambiano solo i punti di vista e le prospettive: fino ad oggi il fulcro di ogni progetto in ambito gaming era l’hardware, la console, mentre adesso si punta più sul software sfruttando i servizi cloud.
In molti però continuano a ribadire che, nonostante le parole rassicuranti di Spencer, le console siano vicine ad una degna conclusione. Prima il possibile download su PC, poi le smart Tv ed infine gli smartphone. Le console dunque sembrano avere gli anni contati ma per gli esperti ed i gamer più incalliti questa prospettiva è molto lontana dal divenire realtà.