Social Media Trend della Settimana: Microsoft corteggia i Millennial, Twitter diventa leggero e lo strano caso di Egomnia
Rieccoci ai Social Media Trend della Settimana. Ci eravamo lasciati con il primo di Aprile in agguato, in attesa di vedere quale sarebbero state le campagne più ironiche. Possiamo dire che le iniziative sono state tante, a partire dalle pagine Facebook di solito dedicate alla scienza che hanno pubblicato contenuti antiscientifici, alla pasta per i denti al gusto Whooper di Burger King fino all’acqua in pillole di Soda Stream, che ha scomodato perfino Paris Hilton come testimonial.
Ma possiamo affermare con una certa tranquillità che abbia stravinto Google, con il suo Pac Man a sorpresa a cui si accedeva tramite Google Maps (qui il nostro articolo). L’epic fail della settimana, invece, è sicuramente lo spot della Pepsi, che non è piaciuto per quel goffo richiamo alle proteste di #blacklivesmatter e che ha trascinato l’azienda nel ciclone delle polemiche social.
Ma veniamo a quello che è avvenuto a livello di cambiamenti nel mondo dei network: Twitter, come già Facebook, ha sfornato una sua versione Lite; Microsoft invece prova a strizzare l’occhio ai millennial; Whatsapp si apre ai pagamenti; e per rimanere in casa nostra, il caso a dir poco controverso di Egomnia, social network italiano sbarcato da poco al cinema, caso di cui molto si è discusso in settimana.
Social Media Trend della Settimana: Twitter Lite
Come già Facebook aveva un suo “wrapper” dedicato (alcuni anche non ufficiali), anche Twitter viene incontro alle necessità degli utenti con meno memoria disponibile nello smartphone: annuncia questa settimana infatti Twitter Lite, ovvero una versione più leggera dell’app.
Essenzialmente si tratta di un app che permette di risparmiare spazio (fino al 70% di dati in meno se sono attivate tutte le opzioni salva-spazio), creato in Javascript, che sfrutta la connessione a Twitter via browser. Alcune funzionalità sono compromesse, ma si possono caricare e vedere tranquillamente i file video, per esempio.
Un programma in sé leggerissimo, di pochi megabyte, che potete scaricare per curiosità o per fare un po’ di pulizia sul cellulare a questo link per mobile.
Social Media Trend della Settimana: Pagare con WhatsApp
Voliamo in India. E’ qui infatti che partirà il grosso business dei micropagamenti via WhatsApp. Dopo servizi simili in Facebook Messenger o Bot come MoneyTransfer, Facebook ha stipulato un accordo con le autorità finanziarie indiane per degli scambi certificati in pochi click; e qualcosa di simile sembra stia facendo anche in Europa, con accordi con l’Irlanda per poter diventare un intermediario finanziario qualificato.
In Italia? Il mercato è dominato ancora dagli intermediari tradizionali, con forti resistenze all’apertura e alle liberalizzazioni un po’ selvagge a cui sono abituati gli americani.
Ma resisterà il mercato nostrano a Google, Facebook, Snapchat, WhatsApp e compagnia, tutte interessate al trasferimento di denaro? I dettagli nel nostro articolo.
Social Media Trend della Settimana: Microsoft Sprinkles
Di Microsoft si parla molto poco quando si parla di Social Network. Non fosse per qualche tentativo nel mondo del business, che è sfociato nel classico copione dell’acquisizione di una realtà già affermata: l’assorbimento di LinkedIn.
Adesso Microsoft tenta un’altra mossa, e lo fa partendo dai più piccoli utenti, i Millennials. Microsoft Sprinkles per ora è solo un’app pensata per la condivisione, quindi non un vero e proprio social network.
Un algoritmo intelligente suggerirà agli user quali filtri (questa la “forza”, il punto chiave della App) e quale tipo di editing effettuare dell’immagine, perfino quale tipo di commento fare.
Insomma, una guida virtuale e divertente allo scatto. Per ora solo per utenti di Melafonino americani, ma vedremo se Microsoft riuscirà a conquistarsi un suo mercato. Volete scoprire di più? Leggete qui.
Lo strano caso di Egomnia
Avete mai sentito parlare del social Egomnia? Il LinkedIn Italiano? E se sì, lo avete mai usato per cercare o trovare lavoro? Se qualche critico dubita che perfino LinkedIn abbia un’effettiva utilità, vorremmo il suo parere su questo prodotto made in Italy.
Salutato nel 2012 come una start-up innovativa che avrebbe reso il suo creatore, il romano e bocconiano Matteo Achilli, miliardario, Egomnia ha ispirato un film che dovrebbe uscire nelle sale in questi giorni, dal titolo piuttosto esplicativo “<The Startup>”, e che parla proprio delle ambizioni del suo creatore, paragonato a Zuckerberg.
Ma dopo un numero davvero elevato di recensioni lusinghiere e notizie non corroborate da sostanza, adesso, proprio in occasione dell’uscita del film dedicato, molti giornali si sono messi a fare le pulci alla società.
I commenti sull’usabilità del sito, sul numero di utenti e sul suo stato economico non sono davvero dei migliori, per usare un eufemismo. Qualcuno lamenta perfino che sia stato un bluff alimentato da ottima pubblicità, e che faccia fare una pessima figura alle startup italiane del digitale, in cui giovani tecnici e manager si impegnano duramente in un settore molto competitivo, con le notorie difficoltà burocratiche tutte italiane.
E’ ancora troppo presto, quindi, per pensare ad un social italiano che macini davvero grandi numeri e ad un’Italia protagonista nell’innovazione?