Facebook Video: iniziano i test per inserire la pubblicità
Era inevitabile vista l’importanza che i video stanno assumendo nel web marketing in generale. Ebbene sì i Facebook Video a breve potrebbero avere la pubblicità al loro interno. Una funzione che richiama molto da vicino quanto già visto con YouTube ormai da qualche tempo. I primi test sono iniziati.
La pubblicità nei Facebook Video
Visti i grandi sforzi profusi negli ultimi mesi e le innovazioni lanciate come ad esempio i Facebook Live, era ipotizzabile che prima o poi il management avrebbe voluto “passare alla cassa” e raccogliere quanto seminato. Da qui nasce appunto l’idea di inserire spot pubblicitari all’interno dei Facebook video. I primi rumors raccontano di un’idea che non andrebbe a toccare tutti i video ma solamente alcuni; infatti pare che tali spot potranno essere inseriti solo nei filmati lunghi almeno 90 secondi e potranno partire solo 20 secondi dopo l’avvio della riproduzione.
Gli editori già sono in estasi: una simile opportunità, visti i numeri delle visualizzazioni video su Facebook, potrebbe portare ad un volume d’affari di grandi dimensioni. Il management del social pare aver deciso anche la quota dei ricavi da concedere agli editori, ovvero il 55%. Una percentuale molto importante e che permetterà agli inserzionisti di incrementare notevolmente il loro fatturato e alla piattaforma più remunerativa.
Perché questa idea?
La domanda sorge spontanea, ma la risposta la si può trovare sostanzialmente nella strategia che da qualche tempo Facebook sta portando avanti. Ingenti investimenti nelle feature relative ai video ed innovazioni continue (Facebook Live, ecc..) sono lì a dimostrarlo. Ma perché tutta questa attenzione ai video? Semplice, basti pensare che solo durante il 2016, su Facebook, sono state visualizzate 100 milioni di ore al giorno.
Fino ad oggi però gli editori e gli inserzionisti non avevano trovato nel social network in questione un valido alleato, infatti tale tipologia di pubblicità era assolutamente vietata. Ma adesso tutto è cambiato e i publisher sono già pronti a creare questi nuovi contenuti.