Ancora incidenti per la Google car
ll progetto dell’auto senza pilota uscirà dalla sezione “X” per diventare indipendente, segno che l’arrivo sul mercato è più vicino. Ma la corsa verso la vettura robot è sempre più agguerrita, tra Uber, Tesla e i “vecchi” dell’automotive decisi a non farsi superare.

Google Car
Google è stata una delle prime a crederci, inziando le sperimentazioni già nel 2006. Eppure, dopo oltre due milioni di chilometri macinati su strada, i risultati concreti faticano ancora a vedersi. E’ attrezzata per la guida autonoma, solo che negli ultimi mesi, nella sfida per portarci la vettura che si guida da sola, altre società sembrano più avanti.
Incidenti della Google Car

Google Car-Incidente
Le auto Google Car per il momento sono in fase di sperimentazione sulle strade statunitensi, per aver subito il peggior incidente mai registrato per una vettura di Big G e la colpa, dice l’azienda, è di un umano.
L’auto autonoma, un Suv Lexus, stava attraversando un incrocio quando è stata colpita da una seconda vettura guidata da un umano. Fortunatamente non ci sono feriti e alla fine la Google Car se l’è cavata solo con un danno alla portiera del passeggero.
La collisione è avvenuta vicino alla sede dell’azienda a Mountain View. L’autonoma procedeva su Phyllis Avenue, un’ampia strada a quattro corsie tipicamente statunitense, e, al momento di passare un incrocio, è stata colpita da una vettura che era passata col rosso.
Tutto quindi fa pensare che sia colpa dell’uomo e Google si fà sentire così:
«Era verde da almeno sei secondi prima che la nostra auto entrasse nell’incrocio», racconta l’azienda in un comunicato. «Ogni giorno ci sono migliaia di incidenti sulle strade statunitensi e passare con il rosso è la causa principale».
Google ribalta la visione dell’incidente, dicendo che:
«L’errore umano è la causa del 94 per cento degli incidenti ed è per questo che stiamo sviluppando una tecnologia di guida totalmente autonoma per rendere le nostre strade più sicure».
La flotta di Google, al momento conta 58 auto e dal maggio 2015, quando è partita la sperimentazione, solo una vettura ha causato una collisione e di strada ne fanno parecchia.
Grazie a questi incidenti però, Google si è resa conto di ciò che necessita un miglioramento e si è subito messa al lavoro per risolvere il problema e garantire una maggiore sicurezza. Il compito più difficile è interpretare le imprevedibili intenzioni umane, ma i numerosi test compiuti aiutano l’azienda nello sviluppo di un algoritmo migliore.