Snapchat, l’applicazione piace ai ragazzi tra 18 e 34 anni
Snapchat, il servizio di messaggistica instantanea per smartphone e tablet fondata nel 2011 da Bobby Murphy e Evan Spiegel,con sede a Los Angeles. Attualmente vanta 100 milioni di utilizzatori di cui il 70% giovani tra i 18 e i 34 anni. Ma qual è il motivo di tale successo?
Le spiegazioni arrivano direttamente dal suo fondatore Evan Spiegel.
La foto (non è) un ricordo
Dimenticate l’idea della foto come ricordo delle vacanze, per i giovani non è così. Per gli utenti si Snapchat, secondo quanto spiega Spiegel inviare la foto è come parlare, con tutti i vantaggi che questo comporta.
Arrivederci album
Il cambiamento di significato che la foto assume in Snapchat è strettamente collegata all’evoluzione della tecnologia. A differenza di facebook nato per la fruizione da computer desktop, Instagram e Snapchat, nascono direttamente come app per smartphone. Dunque, se prima le foto venivano scaricate sul pc con l’intenzione di guardarle in seguito, con l’avvento degli smartphone questa tendenza è ormai scomparsa.
Non accumulo, dunque sono
Spengel osserva e spiega, che ad i giovani non interessa accumulare foto digitali. Generalmente non conservano, non collezionano. Tramite la foto vogliono esprimere semplicemente lo stato d’animo di un momento e se la foto non rimane in archivio tanto meglio: i giovani non guardano al passato.
Puntare, scattare inviare
La schermata iniziale di Snapchat è quella della fotocamera: per iniziare ad utilizzare l’app è necessario scattare una foto o realizzare un breve video, dunque fare uno snap. Diversamente da quanto accade in Instagram, l’utente è obbligato a lanciarsi nella mischia.
Cronologia familiare
Gli snap (conversazioni) vengono organizzate in ordine cronologico a partire dal primo messaggio e questa modalità, secondo quanto spiega Spiegel, è molto apprezzata dall’utente che la considera “familiare”.
Privacy prima di tutto
A differenza di quanto accade con il più comune servizio di messaggistica istantanea, Whatsapp, il numero di telefono viene chiesto un’unica volta e non gira tra i contatti. Inoltre, il fatto che ogni snap abbia una breve durata è il punto di forza dell’app, che però, purtroppo, si presta ad attività illecite. Proprio questa, però, è la caratteristica che più piace ai giovani che trovano in Snapchat un terreno libero dal controllo dei genitori.
Nessun salvataggio
Le foto o i video inviati non solo non vengono salvati nei server Snapchat, ma non è nemmeno possibile salvarli nella memoria degli smartphone del destinatario, a meno che non si salvi la schermata e in quel caso l’utente che ha inviato lo snap riceverà una notifica.
App vietata ai minori?
Per potersi registrare su Snapchat è necessario aver compiuto almeno 13 anni. Se spinti da uno spirito di pura onestà si dichiarerà di avere meno degli anni minimi richiesti, il server rimanderà l’utente verso un’app pensata appositamente per i più piccoli Snapkidz, che ne simula il funzionamento senza la possibilità di aggiungere amici.
Più filtri più divertimento
I filtri, gli effetti e le possibilità di ritoccare le foto su Snapchat sono molto più varie di quelle di Instagram. Per esempio è possibile pasticciare o sovrascrive le foto con un pennarello. Funzioni di questo tipo fanno la gioia dei teenager.
Pronta per il futuro
La funzionalità Discover, una delle novità assieme a Story e Snapcash, proietta Snapchat verso un uso innovativo. Il National Geographic e il Daily Mail, ad esempio, hanno creato un profilo con video, foto, storie con chi vuole seguirli. In aggiunta a ciò sembra che Snapchat sia alla ricerca di cronisti capaci di coprire determinati eventi da proporre agli utenti. Questo è il futuro delle app social e Snapchat e WeChat lo hanno capito per prime.