Robo-taxi: i primi modelli in fase di sperimentazione arrivano a Boston
La diffusione di robo-taxi, e quindi auto aiutati dai computer, porterà una serie di cambiamenti radicali nel modo di vivere la città. E’ la conclusione cui giunge uno studio elaborato dal Boston Consulting Group, multinazionale di consulenza strategica di business, insieme al World Economic Forum.
Aumenterà anche il numero di vetture utilizzate in modalità di car sharing, possibilmente a trazione elettrica. Inoltre la diffusione di questa tecnologia porterà anche a un aumento dei robo taxi. Questi ultimi potranno offrire lo stesso servizio attualmente fornito dai tradizionali taxi con guidatore, ma a un costo sensibilmente più basso.
Con questo nuovo progetto, si dovrebbero ridurre sensibilmente il numero di auto private in circolazione, comportando un aumento degli spazi disponibili per il parcheggio, e minor traffico o intralci nelle strade pubbliche. Inoltre si ridurrà drasticamente sia il numero di incidenti stradali che il livello di emissioni, considerato che la diffusione di auto robot sarà soprattutto a livello urbano, con veicoli dotati di motorizzazione elettrica. Quindi innumerevoli vantaggi.

Robo-Taxi
Il robo-taxi è un veicolo che si guida da solo, è sarà testato su strada per la prima volta a Boston. Questo nuovo progetto è di una start up fondata da due esperti di robotica del Massachusetts Institute of Technology (Mit): uno è l’italiano Emilio Frazzoli, ex Telespazio, ora direttore del dipartimento di trasporti del Mit.
Il veicolo porterà i suoi taxi a guida autonoma a Boston entro la fine dell’anno: sarà il primo test su strade pubbliche in una città americana. La città di Boston punta a monitorare gli effetti dei veicoli autonomi per capire se e come potranno favorire gli obiettivi di sicurezza, accessibilità, sostenibilità del suo piano trasporti.
Anche Google punta sui robo-taxi
Questa nuova iniziativa di Google aiuta anche a dare una mano al pianeta e produrre meno CO2, creando un software che permette la circolazione di vetture senza pilota. Ma per il momento mancano gli accordi con le case produttrici di auto e le vetture a impatto zero, che non danno certezza di prendere l’iniziativa.
Dopo mesi di trattative e diversi incontri Google non è riuscita a stringere alcuna partnership con i produttori di automobili cercando così un’alternativa che non faccia naufragare il progetto: un robo-taxi in grado di portare i passeggeri a destinazione tra gli uffici di pertinenza della società.
Il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung ha rivelato un accordo probabilmente stretto tra Google e la nota azienda conosciuta per gli pneumatici Continental, per dare vita ad un nuovo sistema di auto-guida. Starebbero lavorando circa 1.300 ricercatori e sviluppatori impegnati nella progettazione e realizzazione di vetture che per spostarsi non hanno bisogno del pilota, secondo i piani pronte entro il 2025.
Il progetto di Google prevede inoltre la possibilità di realizzare anche una serie di vetture da impiegare sulle strade come taxi per i dipendenti della società che devono recarsi a lavoro limitando gli incidenti e riducendo il carico di stress e di stanchezza dei lavoratori pendolari, ragione in più per cercare una casa automobilistica decisa a collaborare per la realizzazione del progetto.