Murakami Haruki, buon compleanno maestro
Buon Compleanno Maestro. E’ tutto ciò che di più semplice e bello possiamo dire oggi per celebrare la nascita di uno dei più grandi talenti che la letteratura, non solo giapponese, ma mondiale, abbia mai conosciuto Murakami Haruki. Per celebrarlo noi abbiamo deciso di farlo nel modo più semplice e diretto che conosciamo: parlarvi di lui, raccontandovi tramite le sue parole la sua vita e mostrandovi quali, sono i suoi 5 libri indimenticabili, sperando anche di incuriosirvi e da spingervi a conoscerlo un po’ meglio andando a leggere qualcosa di suo.
Nascita
Murakami Haruki, nasce il 12 gennaio 1949 a Kyoto, ma cresce a Kobe. Della sua vita privata si sa poco o nulla se non che ama la musica, ha girato il mondo e che negli anni ’70 ha gestito un bar a Tokyo il Peter Cat in cui tutto parlava il linguaggio dei gatti: dall’insegna del locale all’insegna, ai tavoli
Curiosità
E’ uno dei pochi scrittori ancora viventi a riuscire a vendere milioni di copie ogni mese e di comparire ogni anno tra i candidati al Premio Nobel per la letteratura.
Dice di se stesso
Murakami definisce in questo modo se stesso e il suo modo di scrivere: “Scrivo storie strane, bizzarre. Non so perché mi piaccia tanto tutto ciò che è strano. In realtà, sono un uomo molto razionale. Non credo alla New Age, né alla reincarnazione, ai sogni, ai tarocchi, all’oroscopo. […] Ma quando scrivo, scrivo cose bizzarre. Non so perché. Piú sono serio, piú divento balzano e contorto”
E ora è venuto il momento della top five dei libri indimenticabili di Murakami
Norwegian Wood. Tokyo Blues
Tra i suoi libri è in assoluto il mio preferito, ma non voglio influenzarvi. E’ stato definito come uno dei più clamorosi successi letterari giapponesi di tutti i tempi. E’ il libro più intimo e introspettivo di Murakami che qui si stacca da quelle atmosfere oniriche e surreali che lo hanno reso famoso per esplorare il mondo in ombra dei sentimenti e della solitudine.
Kafka sulla spiaggia
In questo romanzo invece le atmosfere oniriche e surreali sono presenti. E’ la storia di due uomini, un ragazzo e un anziano, in fuga da una vita per loro scomoda. Avanzando su percorsi paralleli che non tarderanno a sovrapporsi, il vecchio e il ragazzoavanzano nella nebbia dell’incomprensibile schivando numerosi ostacoli, ognuno proteso verso un obiettivo che ignora ma che rappresenterà il compimento del proprio destino.
L’uccello che girava le viti del mondo
Ancora una volta un romanzo surreale nel perfetto stile Murakami. Toru, il protagonista si troverà a dover compiere una particolare ricerca che lo porterà a risolvere i conflitti di una vita passata di cui non sospettava nemmeno l’esistenza.
Dance, dance, dance
Un giornalista freelance costretto a diventare detective tra cadaveri veri e presunti in una Tokyo iperrealistica e notturna viene accompagnato nella sua ricerca della verità da una giovane ragazza dotata di poteri panarormali. Il tutto as uno sfrenato ritmo di danza.
1Q84
E per finire la nostra classifica, l’ultimo grande capolavoro di Murakami. Una trilogia, anche se nella versione italiana i volumi 1 e 2 sono pubblicati in un unico libro. L’anno della vicenda è per l’appunto l’1Q84. Anno che differisce da quello di Orwell per la presenza della lettera Q, la lettera che fa sorgere domande. Q sta infatti per “question mark” (il punto interrogativo inglese), ma in giapponese vuol dire anche dolore ed è persino il numero 9. Dunque sin dal titolo siamo nel più murakamiano dei romanzi, dove il confine tra sogno e realtà è sottilissimo e in cui il lettore viene proiettato in una dimensione in cui tutto è possibile.