Fuchsia OS: il nuovo sistema operativo mobile di Google
E’ ancora avvolto nel mistero il nuovo sistema operativo mobile di Google chiamato Fuchsia OS. A maggio sono uscite le prime foto dell’interfaccia, ora invece la Ars Technica ne pubblica un video disponibile per il Pixelbook. E’ una prova che Fuchsia non è alla portata di tutti. Non ha ancora tante funzioni disponibili per l’uso quotidiano ma è comunque un passo per capire le potenzialità di questo nuovo sistema operativo.
Come funziona Fuchsia OS
Il nuovo sistema operativo è stato scritto da zero e funziona indistintamente per smartphone e per portatili. Fuchsia OS infatti, ti permette di scegliere l’interfaccia che preferisci, in maniera semplice. Con un tasto puoi decidere l’utilizzo, che può essere su smartphone, tablet o laptop. E’ un avanzamento significativo per l’utente, perché finalmente unifica l’esperienza desktop e mobile. La grafica è molto simile al sistema Android. Ma si differenzia da esso perché non si basa su Linux, ma appunto su qualcosa di completamente nuovo, con l’obiettivo di rivolgersi a smartphone e PC moderni con processori di notevole velocità.
Il presente e il futuro
Attualmente Fuchsia OS è in stato di avanzamento, con un supporto a trackpad e alla tastiera, alle porte USB e al touch screen che consentono di collegare un mouse esterno. Il Wi-Fi non funziona bene, così come la schermata principale, dove appaiono pochi indicatori e non compare nessuna applicazione.
Per questo si può dire che al momento Fuchsia è ancora acerbo. E’ chiaro che ci vorrà del tempo per formarlo e stabilizzarlo. Anche per lo stesso Android, Google, ci aveva impiegato cinque anni prima di metterlo sul mercato e utilizzarlo come sistema operativo. E c’è anche da supporre che non abbia tutta questa fretta di renderlo attivo. Android ha appassionato così tanto gli utenti da arrivare a possedere l’80% delle quote di mercato degli smartphone. Forse Fuchsia può ancora aspettare.
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