Il drone Aquila di Facebook, pensato per l’accesso a internet nelle zone più remote
Si chiama Aquila, ed è il drone di Facebook prodotto a energia solare studiato per portare l’accesso a internet nelle zone più remote della pianeta.

Il drone di Facebook, Aquila
L’esperimento è durato 96 minuti, insieme alla presenza del fondatore, Mark Zuckerberg. A una altezza di 665 metri sopra al livello del mare, Aquila e i suoi quattro motori hanno consumato circa 2.000 watt di potenza. Il velivolo progettato da Facebook, servirà a portare la connettività a 1,6 miliardi di persone che oggi vivono in località poco raggiungibili, senza accesso alle reti mobili a banda larga.
Il volo è stato il primo di una serie di test chiamati “controlli funzionali”, pensati per verificare i modelli operativi e la struttura complessiva di Aquila.
Il drone Aquila in volo

Il drone Aquila
Il velivolo opera senza pilota, ed è stato pensato per volare a un’altitudine tra i 60mila e i 90mila piedi per 90 giorni consecutivi consumando 5mila watt di potenza, energia che arriverà dal sole, caricando successivamente l’accumulatore presente nel drone. Arrivato a questa altezza, il drone fornirà connessioni a internet sulla terraferma nel raggio di circa 100 chilometri, attraverso comunicazioni laser e sistemi a onde millimetriche.
Jay Parikh, responsabile di Facebook, spiega che:
“Sarà necessario superare l’attuale record di volo senza pilota alimentato da energia solare, che è di due settimane”.
Zuckerberg ha spiegato tra l’altro che il drone dovrà diventare più leggero (con un peso attuale di circa 500 chili), in modo da potere volare più a lungo consumando la stessa quantità di energia.
Inoltre, saranno fatte modifiche all’alimentazione, alla capacità e al sistema di comunicazione, che utilizzerà laser per trasferire dati a una velocità dieci volte superiore a quella attuale.
Da notare che ormai Facebook sta investendo molto nella possibilità di portare internet nelle zone del mondo dove è difficile arrivare con gli strumenti tradizionali. Ora sta puntando anche sui satelliti, acquistando in via sperimentale capacità di trasmissione da AMOS-6, lo spacecraft.
Primo volo di prova con problemi
Aquila avrebbe avuto un cedimento strutturale durante il suo primo volo di prova ed è ora sotto inchiesta da parte del National Transportation Safety Board. Facebook ha offerto solo alcuni dettagli circa il cedimento strutturale che è avvenuto durante l’atterraggio.
Il primo volo del drone Aquila era stato definito come un grande successo e sebbene il lavoro da fare fosse ancora molto, le prospettive sul suo utilizzo futuro erano molto interessanti. L’incidente di Aquila non ha causato feriti o danni a cose, tuttavia il velivolo risultava sostanzialmente danneggiato.
Attualmente Facebook non ha voluto fornire ulteriori dettagli in merito citando l’indagine della National Transportation Safety Board.