Apple trend: l’app economy europea vale 20 milardi
È sempre più Apple trend, se così vogliamo chiamarla. Una moda, una tendenza che da circa 10 anni sta coinvolgendo l’Italia ma anche tutto il resto del Mondo. Apple però è in Europa da più di 30 anni ma il successo vero e proprio è arrivato nel 2008 con l’introduzione dell’App store, lo spazio online in cui gli utenti possono acquistare le applicazione da far “girare” sul proprio smartphone. Un mercato che ha generato profitti per 20 miliardi di euro. Ma non solo: si calcola che circa 1,5 milioni di posti di lavoro nel mondo siano collegati proprio a questo ecosistema digitale, tra dipendenti, sviluppatori freelance e collaboratori.
Apple trend: tra numeri e risultati
A proposito di sviluppatori la società di Cupertino ribadisce di essere “orgogliosa di avere solidi rapporti con decine di migliaia di sviluppatori in tutta la regione europea. Molti di loro hanno dato vita alle loro aziende con 1 o 2 persone e sono stati in grado di crescere grazie agli investimenti di Apple sulla piattaforma iOS, sugli strumenti di sviluppo e sull’App Store”
Un trend che però sembra non porsi limiti, soprattutto nel breve periodo. Infatti nel corso degli ultimi due anni i posti di lavoro in Europa legati all’app economy sono cresciuti del 28%, un dato in grado di far capire quanto le app ancora oggi godano di ottima salute. Le città in cui i posti di lavoro si concentrano maggiormente sono: Londra, Parigi e Amsterdam.
Ma Apple non si limita a sviluppare in proprio, infatti collabora con numerosi istituti universitari e scuole nell’ambito dell’iniziativa Everyone Can Code, il cui obiettivo è di far imparare ad un numero sempre più elevato di persone a costruire le app. Il progetto è arrivato anche in Italia, precisamente all’Università Federico II di Napoli con la iOS Developer Academy, che ha fornito agli studenti competenze pratiche e formazione teorica proprio per imparare a sviluppare. Un impegno forte, quello dell’azienda di Cupertino, che sottolinea l’apertura verso il mondo scolastico e accademico ma che denota soprattutto un’attenzione particolare ai più giovani e alla loro formazione.