Mobile advertising: crescita del 42% per la pubblicità su mobile
Corre a falcate il mercato mobile advertising in Italia. Lo dicono i numeri, che non lasciano dubbi.
La ricerca è stata effettuata dall’Osservatorio mobile b2c strategy della School of management del Politecnico di Milano, che si occupa di studiare le innovazioni derivate dall’utilizzo di smartphone e le conseguenti relazioni che intercorrono tra aziende e consumatore. Risulta chiaro che le imprese si avvalgono sempre di più di questo strumento per relazionarsi con l’utente/cliente. Il mobile è il mezzo che viene utilizzato nelle campagne pubblicitarie, dall’inizio alla fine, e che segue in toto il consumatore. Prima con la pubblicità, poi si passa alla promozione ed infine si arriva alla vendita e il conseguente pagamento, e non ultimi ci sono anche l’assistenza e i servizi di pre e post-vendita. Il tutto avviene attraverso l’oggetto mobile.
Ma vediamo in dettaglio cosa si evince dalla ricerca.
Mobile Advertising: i numeri
Gli italiani che al mese, in media, accedono a internet da mobile sono 31,1 milioni. Quasi il 40% di questi lo utilizza solo tramite dispositivi mobile. Il tempo trascorso nella navigazione tramite smartphone e tablet raggiunge il 65% del totale, che significa circa 45 ore al mese trascorse on line. E di queste ultime, l’88% circa è consumato dentro un’app. Il mercato del mobile advertising arriva così a raggiungere il miliardo di euro, con il 40% del mercato digitale.
Mobile Advertising
“Il Mobile sta diventando un canale di vendita diretto sempre più rilevante anche nel nostro Paese, così dichiara Raffaello Balocco, responsabile Scientifico dell’Osservatorio Mobile B2c Strategy del Politecnico di Milano. E’ un canale sempre più fondamentale anche nelle decisioni di acquisto che poi si concretizzano da pc o nel mondo fisico. A fronte di importanti passi avanti già avvenuti da parte delle principali imprese italiane nella valorizzazione del mobile, le opportunità ancora da cogliere rimangono tante. La visione strategica, le competenze e continuous improvement sono gli ingredienti essenziali per giocare appieno questa partita”.
Gli analytics
Come formati, il display advertising è quello dominante. Cresce il video advertising, così come gli investimenti in classified, ovvero su portali di compravendita. Si registra, invece, in calo l’sms advertising.
Inoltre anche l’interesse delle grandi aziende agli analytics aumenta. Dalla ricerca risulta che circa 2 aziende su 3 già li usa per adeguare i contenuti del sito e migliorare la customer experience.