Doro: ecco il nuovo smartphone che aiuta il pubblico senior
Nonostante gli smartphone di ultima generazione ed i tablet c’è ancora spazio per i vecchi “feature phone”, tra cui Doro. Cellulari che non si contraddistinguono per l’elevata tecnologia a loro disposizione ma che risultano essere ancora utili per il pubblico senior.
Per molti di noi questa tipologia di telefoni è in declino, ma secondo le ultime statistiche della BBC non è propriamente così: infatti la loro quota di mercato rappresenta ancora il 36% a livello mondiale. Tra le aziende più importanti in questo settore spiccano TTfone e Brondi, ma il leader di categoria è la svedese Doro, un’azienda ancora in grado di fatturare qualcosa come 200 milioni di euro.
Le stime parlano inoltre di un mercato ancora sostenibile sul medio-lungo periodo e per questo l’azienda svedese sta compiendo numerosi investimenti, con la speranza di aumentare la propria quota di mercato dall’attuale 20% al 50% nell’arco di tre anni.
Come funziona Doro: guida all’uso
Il punto di forza di Doro è quello di produrre smartphone per anziani, ovvero telefoni semplificati e con tutte le caratteristiche essenziali. Il sistema operativo utilizzato è Android, ma è stato rivisto e semplificato per permettere di inviare foto e mail in pochi passaggi. Sul display dei Doro si trovano soltanto tre comandi: “chiama”, “vedi”, “invia”, ma il sistema operativo è in grado di guidare passo passo l’utente.
Un’altra caratteristica degli smartphone Doro è la possibilità di gestione in remoto attraverso un’applicazione, “My Doro Manager“, disponibile su tutti i dispositivi. Attraverso questa app è possibile verificare la batteria, aumentare o diminuire il volume della suoneria e configurare tutti i contatti della rubrica. Non solo l’app perché in queste settimane è previsto un aggiornamento che consentirà di gestire il dispositivo anche attraverso una piattaforma web.
Secondo voi questi smartphone “semplificati” saranno utili ancora per molto oppure nel breve periodo dovranno lasciare definitivamente spazio agli smartphone “tradizionali”?
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