Formation di Beyoncè è la canzone più ricercata su Google nel 2016
Anche quest’anno sta giungendo al termine e bisogna tirare le somme sulle canzoni Google 2016 più ricercate.
Per gli amanti del mondo musicale sarà facile capire quale sia il podio e quindi chi sia il vincitore di questo anno solare.
O quasi. E per questo facciamo un piccolo gioco, dandovi il podio della top 10 letta al contrario:
- I took a pill in Ibiza (Mike Posner)
- The sound of silence (Disturbed)
- Lost boy (Ruth B).
I TOOK A PILL IN IBIZA
Alla posizione 10 della classifica canzoni Google 2016 più cliccate troviamo il successo di Mike Posner.
Le visualizzazioni sul portale YouTube ha superato quota 700 mila, un dato che non passa in secondo piano.
Così come in secondo piano non passa la polemica che in primis riguarda proprio il titolo della canzone.
Colpevole, in questo caso, l’apologia (così è stata ribattezzata dai media) al consumo di sostanze stupefacenti.
THE SOUND OF SILENCE
Il successo di Disturbed si piazza alla posizione 9 delle canzoni Google 2016 più ricercate dagli utenti.
Nonostante il superamento di quota 100 milioni di visualizzazioni sul “tubo”, per il gruppo c’è un po’ di amaro in bocca.
Colpa delle nomination ai Grammy 2017, in cui si ritrovano nella categoria rock insieme a Beyoncè.
E sul fatto che il metal nulla centri con rock e/o pop, siamo tutti d’accordo.
LOST BOY
Posizione numero 8 per il singolo che ha portato Ruth B al successo interplanetario.
E a cui è legata una richiesta che riguarda Kate Amato, una bambina di 11 anni affetta da cancro.
Riguardo questa storia, vi invito a leggere questo articolo pubblicato dall’Huffington Post.
HELLO
Può essere ribattezzato come “il successo dei successi” degli ultimi anni, insieme a Gangnam Style.
Hello è tra le canzoni Google 2016 più cliccate e senza dubbio tra le più trasmesse nelle radio nazionali ed internazionali.
Ma è anche uno dei singoli, o forse IL SINGOLO, su cui si è ironizzato di più sul web.
Complice il periodo di depressione da cui è stato partorito il brano, come raccontato più volte da Adele.
Ricordate l’Arena di Verona che diventa come Venezia durante il concerto?
CAKE BY THE OCEAN
A metà classifica, in posizione 6, troviamo Torta dall’oceano, pardon Cake By The Ocean dei DNCE.
Questa hit è stata cantata anche nel musical Grease: Live! andato in onda su Fox a fine gennaio (e poi su Rai 4).
Ed è anche il brano con cui i DNCE si sono fatti conoscere nel mercato discografico italiano.
ONE DANCE
Prendi Drake, proponi una collaborazione con Kyla e Wizkid e ottieni One Dance come prodotto finale.
Tantissime visualizzazioni (24 milioni) e tantissimi click, che lo rendono tra le canzoni Google 2016 più importanti.
Ma il vero colpaccio è stato realizzato su Spotify, diventando il primo brano a raggiungere quota 1 miliardo di ascolti in streaming.
PANDA
La canzone di Desiigner è un successo mondiale, che ci ha fatto scoprire un artista a noi inizialmente sconosciuto.
A rendere importante il suo lavoro è la conquista di ben 4 dischi di platino.
BLACK BEATLES
E ora entriamo nel vivo della classifica con il terzo gradino del podio tra le canzoni Google 2016.
I fratelli rapper Swae Lee e Slim Jimmy, in arte Rae Sremmurd, conquistano il bronzo con Black Beatles.
Con Black Beatles sono riusciti ad andare in doppia cifra (decine di milioni di visualizzazioni su YouTube e Spotify).
Ed un tiro da tre niente male con la Mannequin Challange, diventato un vero tormentone mondiale.
PURPLE RAIN
Purple Rain di Prince torna dal passato e conquista il secondo posto della classifica delle canzoni Google 2016.
Un risultato forse dovuto per una delle star mondiali, che questo 2016 musicale piange con dolore.
Indimenticabili le sue performance, che si possono trovare in ogni angolo del portale YouTube.
E tantissimi i tributi degli artisti ad una delle più grandi star mondiali del pianeta musica.
FORMATION
Quando c’è Beyoncè, per la concorrenza non ce n’è!
Formation (Explicit) è il brano che conquista la medaglia d’oro tra le canzoni più cercate su Google nel corso del 2016.
E sapete cosa ha scritto il TIME riguardo il singolo di Beyoncè?
Da dove partire con “Formation”? È un documento sfrontato e specifico di cosa voglia dire essere una donna nera che si ritrova a combattere oppressione e sottomissione razziale nel suo stesso Paese. È l’epilogo perfetto per “Lemonade”, il visual album che rischiò di minare il matrimonio della cantante facendole riprendere il controllo, però, della propria arte. È la base per un gigantesco tour mondiale, durante e dopo il quale, le cose non sono state più le stesse. Forse si può partire da qui: è la canzone più strambe e sfrontata che lei abbia mai fatto, risulta quasi difficile riuscire a sostenere tutto quel peso culturale.