Bruce Springsteen: show segreto alla Casa Bianca
Il 12 Gennaio scorso Bruce Springsteen si è esibito alla Casa Bianca in gran segreto: uno show organizzato per ringraziare lo staff di Obama per il lavoro svolto durante gli otto anni di mandato.
Niente di sorprendente: da anni Bruce Springsteen si è schierato politicamente in favore del Partito Democratico. Anche alle ultime elezioni presidenziali si era esibito in favore di Hillary Clinton, accusando in maniera palese e netta il personaggio e le idee politiche di Donald Trump.
Il concerto di Bruce Springsteen alla Casa Bianca: la scaletta
Lo show si è svolto nella stanza Est della Casa Bianca davanti ai 250 membri dello staff di Barack Obama. La musica è stata al centro di tutto, com’era prevedibile, ma Springsteen durante lo show ha parlato anche dell’operato del Presidente d’America e sulle conseguenze in positivo che alcune delle sue riforme hanno comportato sul Paese e sui cittadini.
Torniamo alla musica. Le canzoni eseguite live dal Boss sono state 15. Nella scaletta c’è stato spazio per alcune delle canzoni più politiche dell’intero repertorio dell’artista: Working on the highway ha aperto lo show, mentre Land of hope and dreams lo ha chiuso. Nel mezzo sono state eseguite Growin’ up, Thunder road, The promised land, Devil and dust, Born in the U.S.A. e The Ghost of Tom Joad.
Oltre alle canzoni apertamente politiche ci sono state anche quelle richiamanti il senso patriottico e le radici di Bruce Springsteen: Long Walk Home, My Father’s House e My Hometown. Infine l’amore, perché nelle canzoni di Springsteen il sentimento trova sempre spazio: Tougher than the rest, suonata insieme alla moglie Patti Scialfa, è stata dedicata a Barck & Michelle Obama.
Questa la scaletta del concerto:
- Working on the highway
- Growin’ up
- My hometown
- My father’s house
- The wish
- Thunder road
- The promised land
- Born in the U.S.A.
- Devils & dust
- Tougher than the rest (con Patti Scialfa)
- If I should fall behind (con Patti Scialfa)
- The ghost of Tom Joad
- Long walk home
- Dancing in the dark
- Land of hope and dreams
Bruce Springsteen ed il sogno americano
“L’idea di mobilità verso l’alto, l’idea che chiunque può con spirito costruttivo risalire la scala e raggiungere una posizione sociale ed economica più agiata è il cuore del sogno americano”, ha affermato in un’intervista Alessandro Portelli, autore del libro “Badlands. Springsteen e l’America: il lavoro e i sogni.” e professore di Letteratura angloamericana all’Università La Sapienza di Roma.
Springsteen infatti nelle sue canzoni racconta l’America, le sue sfaccettature, ma anche le sue contraddizioni. Un’America quindi composta anche dagli “ultimi”, da chi svolge o ha svolto mansioni umili, coloro i quali mantengono sempre vivo il sogno americano. Nelle sue canzoni c’è spazio per tutti, per la loro verità, ma soprattutto per il loro onore. In fin dei conti i centri pulsanti della musica del cantante del New Jersey sono due: da un lato il desiderio di emergere, di farsi strada, dall’altro la disillusione e il senso di sconfitta.
E Springsteen, all’interno del suo sterminato repertorio, li racconta entrambi. La rabbia di chi si ribella al potere e alla società e chi sogna di farlo, ma anche la rabbia di chi si è risvegliato brutalmente da quel meraviglioso sogno. La sua musica per raccontare il mondo americano, che poi è il mondo che viviamo un po’ tutti noi. E anche lui, la più grande rockstar americana degli ultimi cinquant’anni che parla come “uno di noi”.
Si gioca proprio qui il suo successo. Non si segue Springsteen perché piace quella canzone o quel riff. Springsteen, per i suoi fan, diventa un qualcosa che travalica il campo della logica, è religiosità. Un amico a cui aggrapparsi nei momenti di difficoltà, perché anche lui ne ha passati tanti e sa come tirarti fuori. Un compagno fidato a cui appoggiarsi. Perché è così, c’è poco da fare. Il legame con i fan ai suoi concerti è viscerale: sono anime che si legano. La musica è solo un contorno, un meraviglioso contorno. Ma al centro c’è la fiducia, il sentimento e la passione.