Vita su Marte: un software italiano nel progetto di simulazione
Vita su Marte. Interrogativo che ancora non trova una risposta concreta, sia nel senso di eventuali scoperte di vita extraterrestre sul pianeta rosso, sia nel senso di un’ eventuale insediamento umano, su quel pianeta, ormai nemmeno troppo, lontano dal nostro. In questo senso però sappiamo che sono in corso importanti studi atti a verificare se effettivamente la Vita su Marte sia possibile.
Finanziamenti dalla NASA…
Uno in particolare deve destare la vostra e nostra attenzione e a breve spiegheremo perché. Si tratta dell’Hawaii Space Exploration Analog and Simulation un progetto finanziato dalla NASA che mira a determinare i requisiti individuali e di gruppo durante le missioni esplorative.
…Impegno italiano
E ora veniamo al motivo per cui questo progetto deve destare la nostra e la vostra attenzione. Il software per le simulazioni, modeFrontier è stato ideato e realizzato dall’ ESTECO, casa produttrice di software che ha la sua base operativa a Trieste.
Dettagli tecnici
L’HI-SEAS V è una missione di simulazione di isolamento.
Durata
La durata della missione è di 8 mesi iniziata il 19 gennaio 2017, mentre la missione spaziale vera e propria inizierà nel gennaio 2018.
Cosa sta accadendo
Durante la missione in corso sei ricercatori stanno studiando il comportamento umano su ′Marte′, vivendo in una cupola geodetica in completo isolamento nel vulcano Mauna Loa sull’ Isola Grande delle Hawaii, comprensivo del ritardo comunicativo di 20 minuti e dell’autosufficienza parziale.
Qual è lo scopo?
Lo scopo è quello di trovare e affrontare contromisure al rischio del calo di performance del gruppo causato dalle dinamiche di interazione , comunicazione, cooperazione e adattamento psicologico che in alcuni casi si rivelano inadeguate.
Le parole di Ansley Barnad, ingegnere responsabile per monitorare i sistemi di supporto vitale durante la Missione V
Durante una missione spaziale, il team di astronauti è molto limitato in termini di quel che può portare a bordo. Ogni oggetto portato sul razzo deve essere efficiente in termini di peso e dimensioni – questo riguarda anche il cibo, l’acqua, i materiali per la ricerca e gli effetti personali. Quando si viaggia lontano, naturalmente servono più risorse e bisogna bruciare più carburante – questo rende l’ottimizzazione delle risorse ancora più complesso
Chi è Ansley Barnard
Si lo abbiamo già detto: è l’ingegnere responsabile per monitorare i sistemi di supporto vitale durante la Missione V. Ma prima di questo che ha fatto? Prima di questo lavorava nel campo dell’ ottimizzazione ingegneristica per la Ford Motor Company e ha avuto modo di sperimentare i vantaggi delle tecnologie ESTECO sfruttate per ottenere la riduzione del peso del veicolo ma anche dei costi e dei tempi di progettazione.
Ansley Barnard sulla modellazione parametrica
Gli strumenti per la modellazione parametrica e per l’ottimizzazione come modeFRONTIER possono aiutarci nella Missione nel modellare i sistemi. Quei cambiamenti devono poi essere implementati tramite l’azione umana
Obiettivo finale
Qual è l’obiettivo finale? Cambiare il modo in cui i suoi colleghi vivono giorno per giorno la missione e procurare ai futuri team di HI-SEAS informazioni ingegneristiche aggiornate.
Una bella missione di cui si attendono gli sviluppi.
Fonte: Un software italiano nel progetto che simula la vita su Marte