ParlAI Facebook: il sistema per rendere i bot piu’ intelligenti
Sono in arrivo grosse novità nel mondo facebook o per essere più dettagliati che le novità arrivino in particolare dal FAIR, il Facebook Artificial Intelligence Reserch Group, risalente allo scorso 17 maggio, che ha annunciato l’arrivo del ParlAI Facebook, una nuova iniziativa che mira a rendere i bot sempre più intelligenti. Ora vediamo nel minimo dettaglio di che cosa si tratta.
Una nuova iniziativa
Come dicevamo poco sopra, il centro per la ricerca artificiale del Facebook Group ha lanciato una nuova iniziativa che mira ad unire AI e messaggistica.
Di che cosa si tratta?
Nell’ambiente, parlano di ParlAI Facebook come di un nuovo laboratorio online che permetterà a chiunque lo voglia di testare e utilizzare i set di dati disponibili pubblicamente per migliorare i propri sistemi di dialogo AI.
Cosa si vuole ottenere
Estraendo tutti i dati dai più di venti set messi a disposizione da Facebook la speranza è che possano essere costruiti sistemi di dialogo multifunzione derivanti da tutti i set diversi. É proprio una bella sfida quella del ParlAI Facebook.
A che cosa serve
Quest’operazione servirà ad aiutare non solatanto i bot di AI ad essere più funzionali, ma aiuterà anche la formazione dialogica da parte dell’AI in modo che l’apprendimento sia sempre più rapido e la comunicazione sempre più umana.
A chi si rivolge
ParlAI Facebook non è destinato propriamente allo sviluppo di bot, ma è destinato ad allenare i propri sistemi di dialogo affinché questi ultimi migliorino.
Cosa accadrà
In questo modo i bot verranno impiegati per interagire con gli esseri umani reali e saranno non soltanto più intelligenti, ma anche in grado di conversare in modo più naturale.
Collegamenti esterni
Il ParlAI Facebook sarà collegato direttamente ad Amazon Mechanical Turk in modo da poter far testare a chiunque lo volesse il codice in maniera rapida e diretta.
Per chi volesse provare
Per chiunque fosse interessato al dialogo AI, ParlAI è già presente su GitHub, ma il team di sviluppatori avvisa che c’è d’aspettarsi che vengano rilevati alcuni bug in quanto si tratta ancora della versione beta.
Pazienza, ancora tanta pazienza
Ci vorrà del tempo perché la ricerca e i test derivati da questo progetto rendano le conversazioni con i chatbox e gli altri sistemi di intelligenza artificiale più naturali, ma questa iniziativa potrebbe rappresentare un grosso passo avanti per Facebook M, Siri, Google Assistant e Alexa.
E allora non ci rimane altro che attendere fiduciosi e vedere quanto avanti ancora si spingerà lo sviluppo tecnologico in questo campo.
Fonte: ParlAI: chatbot meno robotici con l’AI di Facebook