Microsoft Project Natick: i datacenter in fondo al mare
Parliamo spesso della Microsoft la famosa azienda creata da Bill Gates. L’ultima volta è stata il 2 Febbraio a proposito del Cloudgaming e dell’acquisto di Playfab, ve lo ricordate? Nel caso non lo ricordaste o vi fosse sfuggito ecco il link Cloudgaming, Microsoft compra Playfab. Oggi però vi parleremo di un nuovo e innovativo progetto il Microsoft Project Natick, non una semplice visione, ma una realtà, che si propone di spostare i data center infondo al mare.
Microsoft Project Natick: la prima fase del progetto
La prima fase del progetto, che mirava a verificare la fattibilità del progetto si è conclusa con successo ed ora ci si prepara alla seconda
Microsoft Project Natick: la seconda fase
La seconda fase del progetto servirà al team Microsoft per monitorare il funzionamento del datacenter e valutarne la praticabilità, praticabilità che dev’essere economica, logistica e ambientale.
Microsoft Project Natick: l’inizio dei lavori
Abbiamo parlato delle fasi, ma non di quando è iniziata la sperimentazione ed è il momento di farlo: il progetto ha preso il via nel 2015 ad un chilometro dalla costa occidentale degli Stati Uniti ed ora si accinge ad arrivare in Europa e più precisamente in Scozia a largo delle Isole Orcadi.
Microsoft Project Natick: i presupposti
Il presupposto del progetto risiede tutto nell’importanza che ha assunto il cloud compunting non solo dal punto di vista tecnologico visto che al giorno d’oggi i datacenter hanno un ruolo fondamentale anche dal punto di vista della crescita economica visto che le aziende sono alla continua ricerca di soluzioni per lo storage dei dati affidabili e dalle prestazioni elevate. Allo stesso tempo però è importante che queste soluzioni siano sostenibili dal punto di vista ambientale ed è proprio questa necessità che ha spinto alla crezione della Project Natick
Microsoft Project Natick: la possibile soluzione ai problemi
Il Project Natick della Microsoft sembra dunque essere la ricerca si una risposta a due problemi
- ricerca di soluzioni per lo storage dei dati
- salvaguardia ambientale
La soluzione trovata è questa: inserire i datacenter in container che, immersi, possono benificiare di energia rinnovabile. Possono inoltre essere raffreddati in modo semplice e tecnologico, risultando effettivamente ad emissioni zero. Il posizionamento in acqua li rende, tra le altre cose, più vicini agli utenti finali. Secondo quanto affermato da Microsoft parrebbe che la popolazione vive entro 200 km dalla costa. Si avrebbero dunque migliori prestazioni e un minore tempo di latenza.
Fonte
Per maggiori informazioni in merito, vi consigliamo di dare uno sguardo alla nostra fonte, dove è presente anche un interassantissimo video esplicativo sull’argomento Project Natick di Microsoft: il cloud va sotto i mari