Design Inspiration: le teorie del colore per creare armonia
Come trovare i giusti abbinamenti di colore per la nostra comunicazione
La teoria più semplice e comprensibile che viene utilizzata per spiegare i colori oggi è quella di J. Itten, un disco cromatico diviso in 12 parti, partendo dai 3 primari, passando per i 3 secondari e in mezzo a questi, riempiono i vuoti i terziari.
Colori primari
La percezione cromatica è in grado di vedere e distinguere perfettamente i 3 colpi primari: giallo, rosso e blu. Questi sono disposti dentro a un triangolo equilatero, il giallo in alto, il rosso a destra e il blu a sinistra.
Oltre che questo triangolo vediamo un esagono, formato aggiungendo e triangoli appoggiati ai lati del triangolo primario.
Colori secondari
Nei 3 triangoli che formano l’esagono sono posti i colori secondari, la somma dei 2 relativi primari:
- giallo + rosso = arancio
- giallo + blu = verde
- rosso + blu = viola
Ottenere i colori secondari è molto difficile, i primari devono essere purissimi perché questi non tendano ne’ troppo a uno dei colori di origine (Es. l’arancio non deve essere ne’ troppo rosso ne’ troppo giallo).
Intorno all’esagono è disegnato un cerchio divisa min 12 parti uguali. Ad ogni punta dei triangoli interni corrisponde il colore primario o secondario, fra questi viene lasciato uno spazio vuoto (1 ogni 2).
Colori terziari
E’ dalla combinazione di 1 primario con 1 secondario che vengono fuori i colori terziari:
- giallo + arancio = giallo-arancio
- rosso + arancio = rosso-arancio
- rosso + viola = rosso-viola
- blu + viola = blu-viola
- blu + verde = blu-verde
- giallo + verde = giallo-verde
E’ così che il nostro cerchio viene composto di tutti i colori, che si susseguono secondo lo spettro della luce (che poi è quello dell’arcobaleno). Risulta così che i 12 colori sono equidistanti fra loro, e che ad ogni colore corrisponde il suo opposto che ne è complementare.
Da questo cerchio possiamo trarre tutte le armonie di colore possibile, come fosse matematica
Il colore è un po’ come la musica, la conoscenza delle scale musicali maggiori e minori non è una gabbia, ma la conoscenza di base che dà la libertà di scrivere una canzone che rimane in testa e con una melodia perfetta.
Così dobbiamo approcciare al colore, non a caso parliamo di “accordi armonici” e il mio amato Kandinskij ci aveva visto lungo quando scrisse il saggio “Lo spirituale nell’arte”, dove tratta il colore esattamente come le note musicali, ogni colore è una nota e uno strumento musicale che la esegue.
Accostando i colori in modo corretto scopriremo che la nostra libertà creativa assumerà un aspetto professionale, ma sopratutto, come vedremo più avanti, saremo in grado di usare il colore per scopi ben specifici, in ogni campo, dall’architettura alla medicina, dal marketing alla pubblicità.
Vediamo ora come possiamo accostare 2 o più colori con i più semplici rapporti armonici.
Accordi a 2
Prendiamo 2 colori diametralmente opposti: questi sono colori complementari. Questi accordi sono infiniti.
Accordi a 3
Disegnato un ipotetico triangolo equilatero sul nostro cerchio a 12 parti. Le punte identificheranno il nostro accordo a 3. Il più forte è quello che comprende i 3 colori primari giallo-rosso-blu. Il secondo più forte (ma meno del primario) sarà quello dei 3 secondari arancio-viola-verde, e così via a scendere di forza (dove con forza intendiamo brillantezza-saturazione-luminiostà al massimo dei loro valori, come scritto qui).
Accordi a 4 – quadrato/rettangolo/trapezio
Questo accordo è la risultanza di un quadrato che ai 4 vertici ha 2 coppie di complementari. I 4 vertici possono anche formare un rettangolo. Se poi questa forma diventa un trapezio, a due vertici avremo 2 colori vicini, agli altri due i relativi complementari.
Accordo a 6
Se disegniamo nel nostro cerchio a 12 parti un esagono, troveremo 3 coppie di complementari.
A questo possiamo provare la variante aggiungendo anche il bianco e il nero (fuori dal cerchio dei colori in quanto “non colori”).
Altre combinazioni
Estendendo il cerchio con piccoli spicchi fino al centro, otteniamo le diverse gradazioni di luminosità iniziali, fino al bianco. Su questo cerchio possiamo trovare gli stessi accordi descritti sopra.
Combinazione monocromatica
Quest è la combinazione più semplice: prendiamo un colore (o tinta) e lavoriamo sulle sue caratteristiche: brillantezza, saturazione, luminosità (—> LEGGI QUI L’APPROFONDIMENTO).
Combinazione di colori analoghi
Analoghi sono quelli vicini sul nostro cerchio dei colori.
Usate queste piccole “regole” per abbinare i colori di foto e disegni, riceveranno più like! Provare per credere 🙂
Vi lascio anche uno strumento intuitivo per trovare la vostra paletta sulla base di questi accordi cromatici: http://paletton.com/
FONTE: “L’arte del colore” di Johannes Itten (1961)