Millennials italiani, come navigano su Internet?
Nel mondo della navigazione in Rete si fa sempre più parlare dei Millennials( chiamata anche Generazione Y), i ragazzi e ragazze, nati fra il 1980 ed il 2000 che navigazione, usano la Rete per fare acquisti che, insomma hanno l’utilizzo del Web come una cosa innata, in maniera naturale si potrebbe dire, rispetto alle generazioni più grandi che erano già mature quando è scoppiato il boom di Internet. A livello di popolazione mondiale si contano che siano non meno del 24% della popolazione. Ma in Italia come è la situazione? Diamo uno sguardo a chi sono e come navigano i Millennials italiani.
Chi sono i Millennials italiani?
In Italia i Millennials sono 11,6 milioni, divisi abbastanza equamente tra maschi (50,5%) e femmine (49,5%). Vivono in Centro Italia (19%), al Sud e nelle isole (39%), ma la maggior parte è al Nord (42%). In Italia i ragazzi della Generazione Y utilizzano internet molto frequentemente, come detto precedentemente, per la fruizione di numerosi servizi: si parte dal normale uso della posta elettronica ed i motori di ricerca, per passare ai social network, a guardare video, ottenere informazioni sui temi relativi alla propria educazione e al lavoro, per i giochi online e per la musica.
Cosa cercano in Rete
I Millenials utilizzano Internet per risolvere diverse esigenze. La prima è la ricerca di informazioni, infatti il 71% utilizza il Web per avere notizie sul proprio lavoro e per studiare. La particolarità sta che la ricerca viene eseguita quanto si va a creare la necessità di avere delle risposte. Altro motivo di ricerca è la volontà tenersi costantemente aggiornati sulle proprie passioni e sui propri interessi ed imparare cose nuove.
Finestra sul mondo
Di fatto la Rete ha sostituito per i Millennials quello che una volta era la televisione, cioè una finestra del mondo per venire a sapere cosa succede nel resto del globo. Non a caso è che dal 2015, considerato anche il boom delle piattaforme in streaming per vedere film o telefilm, ormai sono più gli accessi da parte dei ragazzi alla Rete che alla televisione.