Meme Trends, il database delle tendenze (simile a Google Trends)
Un database aggiornato in tempo reale che fornisce dati dettagliati su uno dei contenuti digitali che sta andando per la maggiore: stiamo parlando di Meme Trends. Fino a qualche anno fa i meme erano poco utilizzati mentre negli ultimi anni, grazie allo sviluppo e alla diffusione dei social network, si sono trasformati in contenuti ampiamente utilizzati.
Meme Trends: come nasce l’idea
L’idea di questo database particolare nasce dal sito Me.me con la collaborazione della NASA e del ricercatore Evan Freitag, i quali hanno sviluppato un algoritmo molto simile a quello di Google Trends. Grazie a Meme Trends dunque è molto più semplice comprendere la diffusione di un certo meme o di una certa categoria di meme durante un determinato periodo di tempo.
Essenso molto simile a Google Trends, questo strumento permette anche di ricercare e mettere a confronto parole e temi nello stesso momento. Ad esempio è stato possibile vedere l’incremento di utilizzo di meme legati a Donald Trump nei mesi di campagna elettorale per la presidenza degli Stati Uniti, oppure di quelle legate a Vladimir Putin, presidente russo, in seguito al divieto di utilizzo di raffigurazioni caricaturali dello stesso premier.
Perché i meme riscuotono così tanto successo?
Meme Trends è solo l’ultima trovata in questo ambito, ma il successo di questa particolare tipologia di contenuti è dovuta sostanzialmente a due motivi. In primis sono dei contenuti comici, che strappano un sorriso, infatti riprendono battute o fatti reali che vengono poi declinati all’umorismo. Un aspetto da tenere in considerazione in un’epoca segnata da disagi sociali ed economici.
I meme sono inoltre dei contenuti “leggeri”, ovvero distraggono la mente e in alcuni casi alleggeriscono la giornata. Ma i meme nascono per essere virali e generare numerosi clic: dietro ad ogni contenuto di questo tipo c’è uno studio attento, sia del testo, delle immagini che del contesto.