Giornata Mondiale della Meteorologia, che tempo che fa
Marzo è un mese pieno di avvenimenti mondiali in calendario. Oggi tocca alla Giornata Mondiale della Meteorologia.
Facile porsi due domande: perché così tante? E perché quella del meteo proprio il 23 marzo?
Partiamo subito dicendo che la celebrazione coincide con il giorno del lontano 1951 in cui le Nazioni Unite decisero di celebrare l’entrata in servizio dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale. L’organizzazione ha sede a Ginevra, da dove coordina l’attività di osservazione di atmosfera e oceani (a livello globale) e i servizi meteo nazionali.
La scelta dell’ONU di festeggiare il giorno dopo la Giornata Mondiale dell’Acqua non è affatto casuale.
Quello che più interessa, però, è sapere quali obiettivi si pone la Giornata Mondiale della Meteorologia.
Come ogni anno, il clima e le sorti del pianeta Terra sono al centro dell’attenzione, tra veri e falsi allarmismi.
L’edizione 2016 della Giornata Mondiale della Meteorologia aveva visto la tematica dei cambiamenti climatici al centro dell’attenzione. È passato un anno, ma l’argomento resta ancora di attualità e delicato.
L’aumento delle temperature previsto per 5-6 °C pone l’attenzione al meteo su tre livelli:
- locale
- nazionale
- internazionale.
Come emerso a fine 2015 durante la Cop-21 di Parigi, in cui il problema è sorto con un certo allarmismo.
La Giornata Mondiale della Meteorologia è stata sfruttata a dovere dal WMO (World Meteorological Organization).
La WMO ha pubblicato la nuovissima edizione dell’Atlante Internazionale delle Nuvole mediante piattaforma web, aggiornando quell’ultima versione che risale a non molto tempo fa, e con la precisione a 30 anni fa (perdonate l’ironia).
Il principale evento legato alla Giornata Mondiale della Meteorologia si è svolto all’Università La Sapienza di Roma.
A moderare l’incontro è stata la meteorologa Serena Giacobin, con argomenti che hanno riguardato
- nuvole
- differenti tipi di osservazione dello spazio
- aerei
- modelli matematici.
Codice di affidabilità
Quando si parla di meteo, ogni argomento ad esso collegato diventa un mondo, anzi uno spazio da esplorare.
Una cosa che può alimentare la sete di conoscenza è sapere che cos’è il codice di affidabilità. Questo codice esprime l’affidabilità della previsione, quindi la possibilità che essa ha di realizzarsi.
Trattasi di una previsione futura, risultato dell’analisi di un sistema molto complesso come l’atmosfera.
Avendo a che fare con una previsione, è bene non pensare che la certezza del risultato sia del 100 percento.
Ragion per cui esiste un indice di affidabilità, che può mutare in funzione della funzione temporale, quindi dei giorni di previsione (più giorni di previsione, diminuzione dell’affidabilità) e del contesto meteorologico del momento (col tempo stabile, l’affidabilità aumenta).
Anche se va detta una cosa: possono esserci problemi anche nel caso di elaborazioni sul breve periodo.
Infatti basta una minima variazione di parametri meteo-climatici e il risultato finale ridurrà l’indice di affidabilità.
Per ricevere informazioni abbastanza sicure su ciò che il meteo ci presenteràm, è bene affidarsi a fonti sicure. A partire da 3bmeteo, che fornisce un servizio più accurato e corretto possibile, tenendo conto però che la possibilità di avere una variazione dei parametri inaspettata è sempre dietro l’angolo.