Consegne a domicilio con robot, l’innovazione di Yelp e Eat24
Gli androidi si stanno impadronendo del mercato del lavoro e lo dimostrano le consegne a domicilio con robot.
Non stiamo parlando di scene tratta da film quali “Terminator” o “Real Steel”, ma di un processo evolutivo/involutivo che da decenni colpisce il mondo del lavoro. Evolutivo per rapidità dei processi produttivi, involutivo per la drastica riduzione della forza lavoro umana.
E mentre Zuckerberg assume in Facebook migliaia di persone, due aziende quali
- Yelp
- Eat24
vogliono cambiare strategia proponendo le consegne a domicilio con robot. Azzardo o scelta lungimirante?
Partiamo da un punto: GPS, sensori di posizione e di movimento stanno aiutando non poco i robot a muoversi tra le strade. Queste tecnologie hanno fatto grandi passi da gigante, garantendo ai robot stessi la possibilità di fare ciò che farebbe un essere umano.
Nel mondo della ristorazione, la prima a puntare su questo grande potenziale è stata la londinese Starship.
Questa azienda ha lanciato un servizio di consegna a domicilio con robot, ma non è stata la prima a farlo.
Infatti, già nel 2015 il colosso Yelp, che ha speso la bellezza di 134 milioni di dollari per acquistare Eat24, ha da poco stretto un accordo con Murble per lanciare il servizio di consegna a domicilio con robot nella città americana di San Francisco, in California.
Essendo in fase di sperimentazione, è seguito da personale umano per verificare la corretta effettuazione delle consegne.
Ma anche per un’altra ragione: gli ingegneri stanno finendo di mappare i marciapiedi della città californiana.
Ma quali sono gli obiettivi di Murble? Il CEO dell’azienda Matt Delaney lo spiega in pochi passi:
- aiutare ad ordinare via smartphone o chat di Facebook;
- aiutare i locali a consegnare più velocemente senza ausilio umano;
- portare a maggiori investimenti nel settore.
Se tutto andrà bene, a tremare saranno i candidati “umani” ai posti di lavoro.
Consegne a domicilio: Mc Donald’s si affida a UberEats
Restando in Florida, c’è chi ancora non si vuole affidare alle consegne a domicilio con robot nelle case dei clienti.
Parliamo di Mc Donald’s, che in collaborazione con UberEats è pronta a lanciare un servizio di consegne a domicilio nelle diverse città americane, con lancio del progetto (in seconda fase di espansione, ndr) previsto per la fine di giugno.
In poche parole, Mc Donald’s “vizia” i suoi clienti recapitando le ordinazioni direttamente nelle loro case.
Il progetto è appetibile e appetitoso, con alcuni punti su cui Mc Donald’s sta lavorando per non incappare in errori.
In primis ci sarà da attuare strategie per consegnare in tempi brevi e portando il prodotto ancora caldo. In secondo luogo, definire a puntino tutte le differenti fasi operative, per fornire un servizio all’altezza del nome e della fama dell’azienda.
Sarà capace “Big M” di monopolizzare il mercato attraverso questa nuova formula che andrà ad adottare?