YouTube Video, dal 2018 scompariranno i pre-video pubblicità di 30 secondi
Buone notizie in casa YouTube. L’azienda di proprietà di Google ha annunciato di non supportare piu’ gli annunci pre-video di 30 secondi non-skippabili dagli utenti in favore di formati più brevi. I tempi previsti però non sicuramente brevi.
Prima che questi siano totalmente eliminati bisognerà aspettare il 2018 perchè in questo arco di tempo YouTube dovrà studiare una credibile alternativa. Nel 2016, Alphabet (l’azienda che è a capo di Google e quindi Youtube) ha avuto un aumento del 22,2% del fatturato trimestrale derivato dagli inserzionisti che hanno speso di più per raggiungere quella fascia di mercato composta dagli utenti che passa più tempo su smartphone e YouTube.
I ricavi consolidati della società nel Quarto Trimestre del passato anno sono aumentati a 26.06 miliardi di dollari.
Il perchè
La pubblicità pre-video era una delle cose che sicuramente più infastidiva gli utenti, soprattutto perchè era impossibile da evitare e gli admin di Google si devono essere resi conti che questi stavano diventando un deterrente all’utilizzo della piattaforma. Si tratta quindi di una piccola rivoluzione in casa YouTube legato al tempo delle pubblicità sulla piattaforma video. Un portavoce di YouTube, ha dichiarato sul sito britannico Campaignlive:
“Siamo impegnati a fornire una migliore esperienza di annunci on-line per gli utenti. Come parte di questo, abbiamo deciso di smettere di supportare gli annunci di 30 secondi ignorati dagli utenti partire dal 2018 e di concentrarci invece sui altri formati che funzionano bene sia per gli utenti che gli inserzionisti”
Sono comunque confermati all’interno di YouTube i video di 20 secondi che già era possibile saltare prima di poter andare a vedere il contenuto desiderato.
YouTube Video pubblicità, le reazioni
Se questa novità renderà felici molti utenti, è ancora tutta da valutare quale sarà quella degli inserzionisti che aspettano di sapere come YouTube intende sostituire i 30 secondi di pre-video non skippabili.
Phil Smith, il direttore generale della ISBA ha commentato con favore questa scelta dell’azienda di Google:
“L’industria ha bisogno di migliorare l’esperienza di pubblicità online per gli utenti e questo è un passo nella giusta direzione, basato sulla reazione dei consumatori e annunciato con un preavviso sufficiente per fornire agli inserzionisti e alle agenzie di tempo per adeguare i propri piani”.