YouTube 2018: 6 consigli per far crescere il tuo canale
Le festività sono oramai giunte al termine, ma non possiamo dire la stessa cosa delle novità che riguardano YouTube 2018.
La piattaforma video per eccellenza non ha smesso di lavorare così come gli sviluppatori YouTube 2018 e gli youtubers.
Il mese scorso vi avevamo parlato di YouTube Remix e di come questo servizio di musica streaming a pagamento potrebbe implementare i guadagni dell’azienda, anche se bisogna sottolineare che salvo stravolgimenti l’arrivo di questo servizio avverrà tra soli due mesi.
Ma torniamo alla sezione video e poniamoci una domanda: come cambierà YouTube 2018?
L’azienda cercherà di intervenire tempestivamente per la soluzione di problemi video non sconfitti negli scorsi dodici mesi.
Queste problematiche riguardano quelle tipologie di video contenenti odio, estremismo e violenza, con Google che cercherà in ogni modo di bloccare la pubblicazione di questi “mali” grazie all’assunzione di un’equipe che si occuperà appositamente della verifica di video discutibili.
Potremmo considerarlo un buonissimo passo in avanti per questo YouTube 2018 che dipenderà meno da algoritmi dubbi.
Questo basterà a ridare sicurezza e fiducia ai creativi della piattaforma?
Youtube 2018, la creatività in pochi passi
Con Youtube 2018 la fiducia probabilmente aumenterà un po’ di più sulla scia di Syed Balkhi, che per chi non lo conoscesse è un famoso marketer online noto per il suo lavoro sul software di conversione OptinMonster, quindi non il primo personaggio preso a caso.
Syed è anche fondatore di List25 che registra
- 2,2 milioni di abbonati sul sito internet
- 550 milioni di visualizzazioni sul canale YouTube.
Il portale Forbes gli ha domandato come ottimizzare il proprio canale YouTube 2018 e lui ha dato qualche linea guida.
Il primo punto che youtubers amatoriali dovranno considerare è la ricerca di parole chiave adatte al video pubblicato.
Potrete trovare le parole chiave più cercare attraverso lo strumento KewwordTool e farlo è una necessità al fine di applicare una migliorare la pianificazione dei contenuti, permettendo così di metterli in risalto in un mondo YouTube 2018 che è pieno di video caricati.
Il secondo consiglio che viene dato riguarda la durata delle clip che vengono caricate sulla piattaforma: da 8 a 12 minuti.
Bisogna tenere in considerazione due aspetti di fondamentale importanza che molto richiamano al campo dell’editoria.
L’occhio vuole la sua parte e scrivere un titolo accattivante e di forte impatto diventa una necessità se non si vuole passare inosservati sulla piattaforma. All’interno del titolo dovrà essere presente la parola chiave prescelta e lo stesso varrà per quello che riguarda la descrizione, due cose che gli scrittori di testi in SEO conoscono bene.
Attenzione a non commettere il grandissimo errore di piazzare parole chiave a raffica: Google ve lo penalizza rapidamente.
Balkhi suggerisce inoltre l’aggiunta di tag pertinenti ai video che aggiungerete, utilizzando uno strumento come TubeBuddy.
L’attenzione vien (e va) cliccando
In passato ne avevamo parlato e per questo a voi lettori non risulterà una novità: stiamo parlando dell’utilizzo di grandi miniature, che vengono ben viste da Big G e che saranno utili non solo a salire di ranking video, ma anche a vincere la battaglia dei click-through-rate.
Il pericolo maggiore per le visualizzazioni è strettamente legato all’attenzione che l’utente medio dedica ai video pubblicati.
Se l’utente rimane interessato alla visualizzazione del video, allora la possibilità di ottenere introiti pubblicitari aumenta.
Per evitare che possa anche soltanto pensare di chiudere un video, affidatevi all’uso di schede per aggiungere dei video consigliati in quei punti in cui YouTube registra l’abbandono della visualizzazione. Chiamiamola pure “operazione fedeltà”