Taxi protesta contro Uber in tutta Italia, traffico in Tilt a Roma, Milano e Torino
C’era da attendersi: è arrivata taxi protesta contro Uber a seguito della norma pro Uber e Ncc.
La mossa da parte della categoria dei taxisti è giunta tempestiva e ha mandato in tilt il traffico a:
- Milano
- Roma
- Torino.
Roma è probabilmente la città in cui si registra la maggiore taxi protesta contro Uber.
Corso Rinascimento, davanti al Senato, sta facendo registrare migliaia di taxi di turno fermi in presidio.
La protesta dei taxisti va contro la norma firmata da Lanzillotta e Cociancich.
Questa rinvia a dicembre il termine entro cui il Ministero delle Infrastrutture dovrà emanare un provvedimento.
Quello per l’impedimento dell’esercizio abusivo dei taxi e quelle di noleggio con conducente, compreso Uber.
Prevista l’eliminazione della territorialità delle vetture Ncc (noleggio con conducente), che potranno operare liberamente.
Federico Rolando, portavoce di Federtaxi, afferma:
«Il margine di ripensamento è risibile, questo potrebbe aprire panorami prossimi di lotta, che verranno stabiliti durante l’assemblea di categoria prevista per il 22 a Roma, prima del passaggio definitivo in Parlamento. I tassisti aspettano da settembre 2015 il promesso tavolo sulla legge delega concordato con il governo».
Se da una parte vi è taxi protesta contro Uber, dall’altra parte vi è la voglia di “mercato aperto” dei consumatori.
La “categoria” è propensa ad una maggior offerta, senza il “monopolio dei taxisti” nel trasporto di persone.
Da segnalare l’azione della Codacons, pronta a depositare un esposto urgente alle Procure delle città coinvolte.
Codacons chiede l’apertura di un fascicolo per “interruzione di pubblico servizio e blocco stradale”.
PARALISI A ROMA
Come già detto, il traffico nella capitale sta vivendo una situazione di paralisi.
La protesta dei tassisti ha scatenato il fermo alla circolazione in Corso Rinascimento, vicino al Senato.
Con conseguente deviazione del traffico degli autobus, che al momento non circoleranno in zona.
E vista la continua taxi protesta contro Uber, c’è da attendersi una paralisi estesa a macchia d’olio in altre zone della città.
La situazione negli aeroporti di Fiumicino e di Ciampino è critica, dato che i taxi hanno lasciato le zone.
Anche qui i taxisti hanno deciso di aderire, portando le loro vetture in zona Corso Rinascimento.
Ciò ha portato la società Aeroporti di Roma a organizzare servizi navetta da e per la città.
MILANO, RICHIESTO INCONTRO D’URGENZA
La situazione che vede taxi protesta contro Uber non risparmia nemmeno il capoluogo meneghino.
Le organizzazioni sindacali dei taxi milanesi hanno chiesto l’incontro d’urgenza con il prefetto Luciana Lamorgese.
I tassisti denunciano i passi indietro “di anni” che la norma pro Uber e Ncc comporterebbe.
A loro avviso, ciò concede “il via libera a tutta una serie di azioni abusive nel settore del trasporto delle persone”.
SIT-IN A TORINO
La protesta nell’ex capitale d’Italia è cominciata nella giornata di ieri con un sit-in davanti alla sede del Comune.
Ben duecento taxisti hanno preso parte alla taxi protesta contro Uber, scatenando la reazione M5S.
Il Movimento, con in testa il Sindaco Chiara Appendino, ha manifestato la sua contrarietà alla mossa taxista.
Il sindaco è scesa dal suo ufficio per incontrare la delegazione dei taxisti presenti, dichiarando di essere al loro fianco.
La situazione nella città di Torino dipenderà da ciò che verrà deciso a Roma.
Il rischio è che l’assemblea nazionale di categoria possa prendere una decisione forte.
Le proteste potrebbero continuare settimana prossima e mandare in crisi il traffico cittadino.