Spector, disponibile lo scanner tascabile che riconosce i Font
Un dispositivo portatile che, collegato tramite bluetooth al proprio pc, possa riconoscere lo stile dei font che si è trovato. E’ questo il concetto base di Spector, lo strumento realizzato da Fiona O’Leary, una studentessa del Royal Collage of Art, nel corso del 2016. Una vera svolta nel mondo della grafica. Se infatti prima era l’intuito o l’esperienza a permettere di sapere riconoscere il font che si trovata su un giornale, un libro oppure una rivista, grazie a Spector i grafici, e non solo, possono più facilmente aiutare un cliente che, con un in mano un semplice volantino, si presenta dicendo: “Voglio il font uguale a questo”.
Come funziona Spector
Spector funziona in maniera molto semplice. Una volta collegato al PC, si spinge un pulsante che si trova nella parte superiore del dispositivo. In questo modo viene attivata la fotocamera macro che, mentre passa sopra ad un testo, riesce a riconoscere ed a catturare il font, e la grandezza di quest’ultimo ed invia i dati al computer. Spector fornisce anche le esatte specifiche del colore del testo di RGB, CMYK o Pantone.
Che fare con il font riconosciuto
Grazie alla tecnologia del plug-in di Indesign, il font e il colore che è stato identificato possono anche essere modificati dal PC. Se si dovesse trovare in una situazione in cui si ha con se il computer, Spector ha una memoria interna capace di salvare venti font differenti che poi possono essere salvati in un secondo momento. Di base al suo interno ne ha salvati sette tra cui Apercu, Canela, Bureau Grot e Founders Grotesk.
Per ora solo un prototipo
La brutta notizia è che per ora Spector è solamente un prototipo. Fiona O’Leary sta infatti cercando dei finanziatori, tramite a breve anche Kickstarter, per iniziare la produzione. Prima di questo però si dovrà risolvere la questione legate. Infatti diversi font non sono gratuiti, quindi Spector dovrò avere le licenze di queste per poter agire pienamente.