Social Media Trend della Settimana: Dorsey si dà una mossa, Zuckerberg continua con le novità. Meanwhile in Italia…
Eccoci ai Social Media Trend della settimana. In attesa di scoprire quale sarà lo scherzo social più riuscito di domani, primo di aprile, facciamo un po’ il punto della situazione di questa spicciolata di giorni a contatto con cellulari e computer. Jack Dorsey prova a cambiare qualche opzione dei cinguettii, Facebook introduce diverse notivà, e Linkedin ripensa al suo feed di notizie. Come ultima curiosità tutta italiana menzioniamo le analisi svolte da Blogmeter e pubblicate un paio di giorni fa, sulle abitudini del mercato italiano in fatto di social.
Social Media Trend della Settimana: Twitter si muove. Finalmente.
Era un’opzione chiesta da molto tempo, e intuirete subito di cosa stiamo parlando se come noi passate molto tempo su Twitter. Jack Dorsey, il noto CEO dell’azienda finanziariamente un po’ traballante che comunque continua a introdurre novità, l’ha annunciata dicendo che si tratta di qualcosa di richiesto dagli utenti.
Alla buon’ora, verrebbe da dire: che gli utenti richiedessero che i nomi utente non fossero conteggiati nel numero dei caratteri era cosa risaputa. Ma c’è anche un’altra novità.
Avete mai desiderato “spegnere”, (per non parlare di emozioni più viscerali), alcuni utenti, magari troppo affezionati a un evento che detestate, tanto da farne una puntigliosa e fastidiosa tweetcronana? Senza bloccarli del tutto o metterli in mute? Odiate alcune parole (e chi non vorrebbe eliminare qualche volgarità di troppo dalla propria TL?) e volete farle scomparire?
Bene. Twitter ha introdotto una “censura temporanea” per termini ed hashtag. Questa sì una bella mossa.
Per altri dettagli sulle novità di Twitter, vi rimandiamo al nostro articolo.
Social Media Trend della settimana: Facebook Live anche su desktop
Se Dorsey si muove con un po’ di lentezza, non altrettanto si può rimproverare a Zuckerberg: solo questa settimana ha introdotto il pulsante “Donate” per sostenere cause umanitarie e una serie di altre funzioni.
Parliamo di quella che ci sembra più significativa, l’estensione delle dirette anche da personal computer: cioè attivare dirette streaming “fisse” comodamente da casa e non fastidiosamente tremolanti (con molti rischi di interruzione), come spesso avviene per quelle da smartphone.
Anche qui, come in altre misure del CEO di Menlo Park, è chiaro lo scopo. Andare incontro a videomakers e videoblogger con tutte le potenzialità delle dirette video costituite da Facebook. Così come certe feature gridavano “Snapchat”, questa grida invece “YouTube”.
Una possibilità interessante che ha anche un sacco di retroscena (monetari): scopriteli nel nostro articolo.
Social Media Trend della settimana: Anche Linkedin si rinnova
Un social di cui non parliamo spesso, anche per la sua natura altamente di nicchia e rigida: Linkedin.
Beh, anche da quelle parti qualcosa si muove, sia per quanto riguarda la pubblicazione di contenuti editoriali sia per il feed.
Le novità dovrebbero far piacere chi usa preferibilmente questo social: con la prima, sulla quale non ci dilungheremo, potrà impostare una strategia editoriale. Con la seconda, si aumenta il livello di interattività della piattaforma tra gli utenti connessi.
Quest’ultima feature si chiama “Linkedin Trendig Storylines”, ed è un ripensamento alle fondamenta del feed del social. Essenzialmente permetterà di tenere in contatto tutti gli utenti connessi in quel momento e dare maggiore rilievo alle notizie più significative. Con tanto di hashatag e personalizzazione della home.
Abbiamo dedicato un intero approfondimento a questa interessante svolta.
La curiosità: questa settimana Blogmeter ci svela l’uso italiano dei social
Qual è il social col minore numero di abbandoni in Italia? Tinder, a cui ci si iscrive spesso ma solo per curiosità, e si abbandona altrettanto facilmente. Quanti social usa un adolescente italiano? Sette. E un adulto? Dimuiscono: tre.
Questo, e altro ancora, molto altro, è emerso dall’uso delle rete in un’analisi pubblicata questa settimana da Blogmeter, un’azienda che misura con precisione l’uso dei social in Italia. (Vi consigliamo anche di tenere d’occhio Nielsen, che svolge un interessante lavoro in parallelo sulla social Tv nel nostro paese).
Ma torniamo ai dati di Blogmeter. Per quanto riguarda gli abbandoni, la lista include anche Snapchat, con un pesante 25% di utenti insoddisfatti, seguito da Pinterest e infine Twitter.
Un dato emergente che non dovrebbe stupire è appunto quello che l’età è inversamente proporzionale al numero di app o social usati. E i giovanissimi non sono tanto affezionati a Facebook (che comunque rimane stabilmente il social più utilizzato in termini generali) quanto a YouTube ed Instagram.
E la cara vecchia televisione? Sempre seguita e autorevole, secondo i dati Blogmeter. Almeno in Italia. Forse per un fatto anagrafico. Vedremo se un’audience cresciuta con YouTube, la cosidetta Generazione Z, invecchiando abbandonerà le sue abitudini digitali.