Smartphone pieghevole: Samsung ce lo presenta
Ci stiamo avviando alla fine di un 2018 non esente da novità tecnologiche e Samsung ci delizia col suo primo smartphone pieghevole.
Il prodotto in questione si chiama Infinity Flex ed è il primo prodotto flessibile presentato da una delle aziende top presenti sul mercato degli smartphone. Ma non è il primo smartphone pieghevole presentato, dato che un’azienda conosciuta ad una ridotta fetta di utenti aveva già mostrato in estate e lo scopriremo nel prossimo paragrafo.
Il Samsung Infinity Flex è stato presentato a San Francisco qualche giorno come uno “smartphone che diventa tablet”.
Lo schermo di partenza è un display inferiore a 5 pollici, che aumenta di volume una volta aperto. Quando si apre il dispositivo diventa un tablet da poco più di sette pollici di diagonale schermo, carino sì ma ancora in fase di lavorazione e occorreranno ancora mesi prima di vederlo in commercio.
Samsung, lo smartphone pieghevole non è la sola novità
Che Samsung voglia stupire il pubblico di appassionati in questo mese di novembre non è affatto una novità.
Lo smartphone pieghevole è il primo prodotto dell’azienda sudcoreana ma non il primo in assoluto. Infatti il primo prodotto pieghevole era stato presentato qualche mese fa da ZTE: l’Axon M svelato dalla casa asiatica prima dell’estate.
Insieme all’Infinity Flex, smartphone pieghevole oggetto del nostro articolo, Samsung ha presentato
- Infinity-U e Infinity-V
- New Infinity detto anche Infinity-O.
I primi due presentano la novità che fa cadere le speranze di elogiare Samsung: il notch (o gotch per la sua forma).
Samsung fino ad oggi aveva mostrato i suoi prodotti di punta come Samsung Galaxy S9 ed S9 Plus, e il Galaxy Note 9 che si distinguevano dalla concorrenza per l’assenza della cosiddetta gobbetta del diavolo, sfoggiata da Apple e copiata dai competitors.
Eccezion fatta per New Infinity che presenta uno schermo full screen senza alcuna interruzione e per questo più apprezzato.
È difficile capire per quale ragione Samsung abbia voluto adottare la soluzione di un notch a goccia, probabilmente per andare incontro ad una tendenza dettata dalle leggi di mercato. Sta di fatto che cade il mito dell’unica azienda “big” che fino ad ora si era rifiutata di cambiare il suo modus operandi.