Negli ultimi tempi sono in molti a chiedersi quale sarà il futuro delle console, come la Play Station, X Box o Nintendo Switch. Le nuove versioni arrivano con sempre maggiore velocità così come per le nuove proposte di giochi oppure il rilancio sul mercato di vecchie glorie per renderle di nuovo disponibili per chi ci aveva giocato da bambino e chi le vede per la prima volta. A dire la sua su questo argomento è stato Andrew House, ex Sony, al GamesBeat in una chiacchierata con l’analista Mike Vorhaus.
Rilancio contro il mercato del mobile
House ha parlato del lancio delle console di ultima generazione. ““Nel 2013 la maggior parte del senso comune spingeva il grosso delle persone ad affermare che le console erano morte, che tutto il mercato si stava muovendo verso il mondo mobile e che non ci sarebbe stato un futuro per questi prodotti. Ricordo che mi chiedevo, usando una metafora molto britannica: Sarò l’ultimo governatore di Honk Kong, supervisionando la fine delle console?’ Fortunatamente tutte quelle previsioni di sventura si rivelarono decisamente molto sbagliate”.
Streaming
Una delle tendenze sempre più presenti nei giochi delle nuove console è la possibilità di giocare in Rete che fino a poco tempo era una qualità riservata esclusivamente per i videogame da PC. “Sono molto cocciuto sulla questione dell’avere cicli di vita più lunghi per le console. Sono così poco rappresentate e hanno un livello di penetrazione così basso in certi mercati. C’è così tanto potenziale, non va dimenticato il fatto che la Cina è ancora in larga parte non sfruttata. La fine del formato fisico? Non ho alcuna conoscenza certa al riguardo ma la mia sensazione è che vedrete i dischi ancora per un pò. Se si guarda alla storia del gaming su console ci sono alcuni punti di svolta che permettono all’industria di essere stravolta e a nuovi attori di emergere. Uno di questi avviene quando si ha un cambiamento di massa nel metodo di distribuzione. Nelle industrie che si basano sui contenuti questo è ciò che crea delle barriere di entrata per chi vuole partecipare”
Realtà Virtuale
Infine House ha anche parlato della frontiera del 3D. “Al di là delle sfide a livello tecnico non c’è alcuna ragione per cui lo streaming di videogiochi non possa essere presente nello stesso modo in cui lo abbiamo visto nelle industrie di musica, film e televisione. L’esempio che posso portare è il lancio della PlayStation originale. Non si basava solo sulla grafica 3D, la visione era quella di passare dalle costose cartucce ai dischi più accessibili e meno cari. Abbattere quella barriera permise agli sviluppatori di prendersi più rischi. Lo streaming può essere il prossimo punto di svolta ma il modello di business va pensato con attenzione”.