Microsoft Surface Pro, il tablet per creativi e professionisti
Microsoft non esce dalla strada dei tablet convertibili 2 in 1 e presenta il nuovo Microsoft Surface Pro.
Il device è un gioiello di tecnologia destinato a tutti coloro che lavorano nel campo della creatività e del business, adatto alle esigenze di chi è sempre in movimento e ha bisogno di un tablet convertibile che sia leggero, performante e facile da portare sempre con sé.
Microsoft Surface Pro succede al Surface Pro 4, adottando la stessa formula per progettare l’antecedente generazione.
Ma quali sono le caratteristiche che contraddistinguono questo device?
- È il più sottile di sempre;
- Ha un display PixelSense da 12″3 pollici, con 267 dpi;
- La durata della batteria è di ben 13 ore
- La RAM varia da 4 a 16 GB, a seconda del modello scelto;
- La CPU varia da un Core M3 a un Core i7 di nuova generazione.
Sul Microsoft Surface Pro troviamo lo stesso dispositivo di input per progettisti introdotto con Surface Studio.
Ed anche la stilo digitale, tanto amata dagli utenti professionisti, che è stata aggiornata tramite integrazione di 4096 diversi livelli di pressione, rispetto ai “soli” 1024 del modello che l’ha preceduto.
Migliorie anche nella cover con tastiera integrata, che permette finalmente di godere di nuovi angoli di visuale.
Abbiamo detto che si tratta di un gioiello di tecnologia, che gioco forza porta a farsi questa domanda: quanto verrà a costare? Il prezzo di partenza sarà di 959 euro per il modello base, che non include la tastiera, Pen e Dial.
Il lancio del Microsoft Surface Pro avverrà il 15 giugno nel nostro Paese. Correrete velocemente per acquistarlo?
Hexadite nel mirino
La casa americana non pensa solo alla produttività con Microsoft Surface Pro, ma anche alla cybersecurity.
Secondo quanto pubblicato da Silicon.it, l’azienda statunitense sembra aver messo le mani su Hexadite, per un’acquisizione che vedrebbe l’azienda di Redmond sborsare una cifra che si aggirerebbe intorno ai 100 milioni di dollari.
Hexadite sarebbe solo l’ultimo “colpo di mercato” di Microsoft, dopo che la stessa ha messo le mani su Deis (tecnologie a container) e su Cloudyn (monitoring delle operazioni su architetture cloud eterogenee).
Per chi non fosse a conoscenza di ciò che vi pubblichiamo, vi diciamo in breve chi è l’azienda Hexadite.
È israeliana ma con quartier generale a Boston ed è specializzata in cybersecurity, con soluzioni che possono sfruttare l’intelligenza artificiale. Il suo portafoglio clienti presenta aziende importanti del calibro di Nuance, IDT e Telit.
Di questa mossa dovrebbe godere Windows Defender, spesso bistrattata dagli utenti che adottano i sistemi Microsoft.
Microsoft dovrebbe così ridurre i tempi di risoluzione dei problemi anche del 95%. Ma sarà davvero così?
Ciò che è sicuro è che a Redmond continuano a sborsare milioni di dollari. Infatti, sommando le cifre relative all’accordo con Hexadite e quelle dell’acquisizione di Cloudyn, l’esborso totale dovrebbe aggirarsi tra i 150 e i 170 milioni di dollari.