Martedì grasso 2017: alcune curiosità per la festa in maschera per eccellenza
Oggi è martedì grasso 2017, con questa giornata terminano i sette giorni grassi, quelli cioè del Carnevale. E le città si tingono di colori, maschere e allegria. Prima del mercoledì delle ceneri, cioè l’inizio della Quaresima, si festeggia all’ “ingrasso” con cibi succulenti, carri di maschere e tante feste a tema.
Martedì grasso 2017, l’aspetto religioso
ricordiamo che il Carnevale ha una valenza religiosa, anche se con il tempo si è un pò persa nel suo valore e nel suo significato. La tradizione dice che il martedì precedente la Quaresima si possono consumare tutti i cibi grassi che nei 40 successivi è vietato toccare. In questa giornata si mangiavano le prelibatezze rimaste in casa, come la carne. Da questo la derivazione del nome martedì “grasso“. In Francia viene chiamato Mardi Gras, mentre in Inghilterra è conosciuto come Shrove Tuesday, dove il verbo to shrive significa confessarsi. Perché è in questa giornata che molte persone si recano in chiesa per la confessione. Mentre in Germania e in quasi tutti i paesi scandinavi il giorno più importante è il lunedì che precede il mercoledì della Quaresima. E viene chiamato Rosenmontag, che tradotto significa il lunedì delle rose.
Per la Polonia, invece, regna il giovedì antecedente il martedì grasso.
Martedì grasso 2017 nel mondo
celebre in tutto il mondo è il Carnevale di Rio De Janeiro, in Brasile. Dove si festeggia seriamente fin dal 1723. Un’esplosione di colori, musica e danza, animati da ballerini, percussionisti e carri allegorici riempiono le strade del Paese. Sono famosi anche i Carnevali di Recife, Olinda e Salvador de Bahia.
Pratassio in Grecia è un’altra manifestazione spettacolare. Dura tre settimane e si celebra con sfilate floreali, balli in maschera, lanci di petali e cioccolata come in una battaglia, tra la musica delle bande. La loro maschera principale è Domino nero, con un grande mantello con il cappuccio.
Un altro Carnevale allegro e sontuoso si svolge a Nizza. Tantissimi ballerini e musicisti provenienti da tutto il mondo invadono le vie della città. E’ inoltre suggestiva, durante la sfilata di carri, la battaglia dei fiori. Su ogni carro delle modelle in costume lanciano più di 100.000 fiori dando vita ad uno spettacolo incredibile.
Frizzante e scherzoso è anche il travestimento per le vie di Cadice, in Spagna. Sono celebri le rappresentazioni mascherate di gruppo dove si cantano le chirigotas, canzoni sarcastiche che prendono in giro politici e personaggi famosi del momento. Un evento che raccoglie visitatori da tutto il mondo.
Anche la Bolivia non si risparmia, e nell’altopiano di Oruro ospita il secondo Carnevale più importante del Sud America, dopo quella di Rio. Con tante danze: Caporales, Tinkus, Incas, LLamerada, Kullewada ma soprattutto Diablada e Morenada.
A New Orleans, nella città più popolata della Louisiana degli Stati Uniti, il Carnevale, noto come Mardi Gras, si celebra dal 1730. Grande allegria, musica, carri, sfilate e gruppi di figuranti vestiti dai colori simbolici. Regnano la porpora per la giustizia, il verde per la fede e l’oro per il potere.
Martedì grasso 2017 tradizioni culinarie
Come abbiamo detto, il martedì prima della Quaresima è l’ultimo momento dove ci si può sbizzarrire anche a tavola.
In Italia si possono gustare le chiacchiere, i noti dolci che cambiano nome a seconda della regione. Sono anche dette cenci, bugie, meraviglias, galani, sossole,fiocchetti, sfrappole o frappe.
In Polonia si mangiano i bomboloni alla marmellata di rosa (Pączki).
In Svezia il dolce tipico è la Semla che in Finlandia si chiama Laskiaispulla, in Islanda Bolla, in Danimarca Fastelavnsbolle. Si tratta di un soffice panino rotondo speziato riempito di panna montata, ogni Paese poi ha le sue varianti.
Negli Stati Uniti si celebra il Pancake Day, la giornata della frittella, con una simpatica competizione.
Di solito la gara si svolge tra famiglie, nelle quali uno dei componenti deve percorrere un tragitto correndo con frittella dentro una padella. Vince chi arriva prima e chi fa girare la frittella almeno tre volte durante il percorso.