Google Open Source, cos’è e come funziona
Un nuovo strumento permetterà a Big G di aprirsi ancora di più ai propri utenti e a chi è interessato ai progetti open del gruppo: il portale si chiama Google Open Source. Un’opportunità dunque per comprendere le strategie future del colosso di Mountain View, compreso di documentazione, ma non solo. Questo portale darà la possibilità a molti sviluppatori di portare avanti idee innovative.
Perché la nascita di Google Open Source?
“Questo nuovo sito mette in mostra l’ampiezza e la profondità del nostro amore per l’open source – scrive Will Norris nel blog ufficiale di Google Conterrà i nostri programmi, le organizzazioni che sosteniamo e un elenco completo dei progetti open source che abbiamo rilasciato. Ma contiene anche qualcosa di inaspettato: uno sguardo su come noi facciamo open source.” Ma che cos’è concretamente Google Open Source? È un sito, o luogo virtuale se così vogliamo chiamarlo, che raccoglie tutti i progetti made in Google destinati all’open source e su cui i tecnici lavorano quotidianamente.
Ad esempio all’interno del sito si trovano alcuni progetti molto interessanti come TensorFlow, ampiamente utilizzato per il machine learning, Light My Piano che viene utilizzato per insegnare a suonare il pianoforte attraverso l’illuminazione dei tasti da premere al momento opportuno. Oltre a questi progetti ne vengono menzionati altri minori come Kubernetes, Neuroglancer e Periph.io.
L’open source però non è soltanto l’apertura di codice agli altri ma è una vera e propria filosofia, un modo di intendere il web, la rete e la tecnologia da un punto di vista diverso. Con l’open source si cambia prospettiva: non più un’azienda sola che porta avanti i suoi progetti ma un’azienda che si apre ad una community, quella degli sviluppatori, e ne segue le successive fasi di sviluppo. In pratica, una collaborazione su vasta scala per arrivare all’obiettivo.
E questa è la natura di Google. Infatti da sempre l’open source è stato un tratto distintivo del colosso: soltanto nel 2017 ha reso open Upspin file-sharing, Chrome per iOS e E2EMail.
Ma adesso lo chiediamo a voi: che cosa ne pensate di questa strategia? Siete d’accordo? Scrivetelo nei commenti….