Facebook Recommendations: ora gli amici consigliano cosa fare
Ancora una novità nel mondo dei social network: arriva Facebook Recommendations, la funzionalità che permetterà alla piattaforma di essere ancora “più utile nella vita di tutti i giorni“, secondo Andrew Bosworth, il vice-presidente della compagnia.
Facebook Recommendations: cos’è e come funziona
Attraverso le nuove funzionalità di Recommendations l’organizzazione della propria vita sociale migliorerà notevolmente. Infatti è uno strumento che permetterà agli utenti di raccomandare e suggerire eventi, luoghi, attività e servizi ai propri amici su Facebook. Le novità però non finiscono qui, infatti grazie a questo nuovo strumento sarà possibile acquistare biglietti per un determinato evento senza uscire dall’app.
L’intento è chiaro: ridurre il numero delle app presenti sul proprio smartphone e accentrare all’interno di Facebook tutto ciò che riguarda il quotidiano. I numeri del social glielo consentono: 1,6 miliardi di utenti attivi al mese sono numeri da capogiro che permettono al management di provare a raggiungere obiettivi sempre più alti.
Come ottenere le Facebook Recommendations?
Come ogni novità pensata e progettata da Facebook,la semplicità di utilizzo è al primo posto. Per ottenere le Recommendations basterà scrivere un post di aggiornamento di stato; a questo punto sarà Facebook stesso ad analizzare le parole all’interno del testo e attiverà la funzione. Se un utente scrive sul proprio profilo un post del tipo “Sto cercando un ristorante a Roma”, Facebook si proporrà di suggerire una risposta idonea.
Una volta avviato questo meccanismo saranno gli amici a fornire altri suggerimenti e a dare consigli: se una delle pagine business presenti su Facebook verrà menzionata e consigliata questa verrà inserita nei commenti. Il social poi creerà una mappa dinamica presente nel post che posizionerà i consigli ricevuti e potrà essere inviata agli amici tramite un semplice link.
Facebook ha deciso di non affidarsi più a semplici commenti random o a stelline che rivelano punteggi fasulli. Si passa al concetto di fiducia. Un bel cambio di paradigma, non credete?