I cosiddetti new digital payement sono sistemi che si appoggiano alle app per pagare con smartphone. E finalmente sono arrivati anche in Italia. Eravamo tra gli ultimi in Europa ad utilizzare questa tecnologia ma la forte crescita ha permesso di fare il salto.
Le azienda già da tempo avevano preparato il passaggio al digitale mettendo dei chip NFC (Near Field Communication) all’interno degli smartphone. In modo tale che questi potessero comunicare con i Pos contactless. A loro volta creati per avere uno scambio di dati, a breve distanza, tra i due dispositivi. Il funzionamento dei pagamenti contactless era semplice e intuitivo. Si scarica l’app desiderata caricando i cellulari con le proprie carte di credito e al resto pensava il nuovo device. L’ostacolo tutto italiano era rappresentato dall’assenza di una piattaforma sicura e veloce che permettesse questo passaggio virtuale.
Google, PayPal e altri istituti di credito ci avevano tentato ma invano. Poi nel 2011 era arrivato Google Wallet ma lo smartphone adatto era solo uno così come erano pochi i punti attrezzati per la vendita. E’ stata sostituita da Android Pay di Google per i pagamenti contactless con smartphone. Samsung ha annunciato che arriverà presto con le sue offerte. Ma andiamo per gradi.
Le migliori app per pagare con smartphone: Apple Pay
A dare una mossa ci ha pensato la Apple. Il colosso di Cupertino ha prima inserito i sensori NFC all’iPhone 6 e quindi poi a tutti i modelli successivi. Poi, nel 2014, ha lanciato la piattaforma Apple Pay per gli acquisti mobile. Questo è stato l’apripista per migliaia di altri negozi che hanno aderito al programma. Per ora chi può “dialogare” sono chiaramente i dispositivi Apple (iPhone, iPad, Mac o Watch) con carte prepagate, di debito o credito emesse da Carrefour Bank, BCC, Mediolanum o Unicredit e Bonn. Come un portafoglio virtuale.
Bonn è un servizio di Apple Pay che sostituisce l’istituto di credito che non si è convenzionato con l’azienda della Mela. Boon quindi offre la possibilità di creare una carta di credito virtuale da utilizzare con l’ app per pagare con smartphone. Per pagare si avvicina il dispositivo Apple al POS e si attende che Apple Pay carichi le carte di credito presenti all’interno del Wallet. Poi l’utente sceglie la carta da utilizzare e sfrutta il sensore Touch ID per l’autorizzazione della transazione.
App per pagare con smartphone: Android Pay
Come dicevamo, dalle ceneri del fallimento di Google Wallet arriva, nel settembre 2015 negli USA, Android Pay. Non ancora attivo in Italia, forse si parla dell’anno prossimo. Il pagamento
Il funzionamento è praticamente come quello di Apple Pay: permette pagamenti via NFC. Ma per la transazione l’autorizzazione può essere fatta con chip biometrici (riconoscimento delle impronte digitali o con il viso) o codice di sblocco. Inoltre Google Pay è compatibile con un numero di dispositivi molto ampio.
App per pagare con smartphone: Samsung Pay
La famosa azienda coreana a sdoganato il sistema di pagamento contactless con il Galaxy S6. E sfrutta le stesse tecnologie delle “rivali” Android e Apple: i chip NFC per comunicare, portafogli virtuale per salvare i dati della carta di credito e l’autorizzazione con il riconoscimento biometrico. Inoltre per sviluppare il suo sistema ha acquistato la startup LoopPay.
App per pagare con smartphone: Satispay
E’ un servizio italiano che sta avendo un certo successo. Satispay permette di sfruttare app per pagare con smartphone ma senza la tecnologia NFC. Basta iscriversi al servizio. Prima cosa: si scarica l’app dallo store online. Poi ci si iscrive al servizio e ci si collega il conto attraverso l’Iban. Tutto avviene gratuitamente. Per pagare presso i negozi commerciali questi devono avere un account attivo su Satispay.
App per pagare con smartphone: Vodafone Pay
Anche la grande compagnia telefonica Vodafone ha rilanciato con la sua applicazione per pagamenti contactless. Vodafone Pay ha supporto illimitato per tutti gli istituti di credito. Il servizio funziona attraverso PayPal (legato al conto corrente): è qui che vengono scalati i soldi al momento del pagamento.
Sono diverse quindi le app per pagare con smartphone. Ma sarà davvero attrattiva per gli utenti italiani, sempre un po’ conservatori. Voi cosa ne pensate?