André Breton: si celebra oggi l’anniversario della scomparsa del padre del Surrealismo
Ci sono uomini che il mondo lo cambiano. Come André Breton. Se avete studiato arte e letteratura sicuramente lo conoscerete: è considerato il padre del Movimento Surrealista o Surrealismo, se preferite. In questo secolo siamo abituati si alle rivoluzioni, ma più in campo tecnologico, che artistico e letterario, mentre nel Novecento, quando parlavi di rivoluzione, pensavi alla rivoluzione delle idee, che partiva dall’arte e passava per letteratura, le filosofia e finiva con la politica, e tutti, o almeno tutti quelli che se lo potevano permettere, erano coinvolti e vi partecipavano con fervore. Ma torniamo alle origini perché parlare di André Breton? Perché proprio oggi? Ve lo diciamo subito.
28 Settembre 1966: scompare André Breton
Il motivo è presto detto. Se avete buona memoria o siete semplicemente appassionati di arte e letteratura lo ricorderete senza bisogno del nostro aiuto: esattamente 51 anni fa scompare il padre del Surrealismo Letterario André Breton.
Il Surrealismo
Prima di dedicarci interamente al ricordo di André Breton, è meglio spendere qualche parola sul Surrealismo, così giusto per rinfrescare un pochino la memoria.
Cos’è il Surrealismo
Il Surrealismo è un movimento culturale del Novecento, nato come evoluzione del dadaismo e che coinvolse tutte le arti, cinema compreso e che vide in André Breton il principale teorico.
L’interpretazione dei Sogni di Freud come ispirazione
Ciò che portò André Breton alla teorizzazione del Movimento Surrealista fu la lettura de “L’interpretazione dei Sogni” di Freud, che lasciò nel poeta la profonda convinzione che il sogno e l’inconscio avessero poco spazio nella vita moderna e da qui la necessità di fondare un movimento che incentrasse tutta la sua attenzione sul sogno e sull’inconscio, il Surrealismo per l’appunto.
Ma chi era André Breton
André Breton era un uomo dalla vita travagliata e complessa, come quella di molti letterati di quegli anni. Fu allievo del filosofo André Crasson, politicamente era coinvolto nell’anarchismo e anche piuttosto confuso sugli studi da intraprendere, come molti di noi, o forse aveva capito che di sola arte non si vive, visto che nel 1913 si iscrive nella Facoltà di Medicina, ma scrive poesie.
La guerra
Ma erano anni difficili quelli in cui si trovò a vivere. Due anni dopo la sua iscrizione all’Università, partì per la guerra come infermiere militare e nonostante tutto, mentre prestava servizio, scrisse un poema in prosa “Age”, in cui si sente forte l’influenza di Rimbeaud e ipotizza di dedicarsi alla psichiatria.
L’esilio
Al rientro in patria il nome di André Breton risulta essere nella lista dei comunisti, motivo per cui il poeta decide di autoesiliarsi. Seguiranno anni difficili di continui spostamenti per il mondo e difficoltà economiche, con l’unica gioia data dal matrimonio con Elsa Claro.
Il ritorno in Francia
Dopo un lungo vagare tra Santo Domingo, Haiti e Canada, la coppia torna in Francia e si stabilisce a Parigi. André Breton però non si troverà mai a proprio agio nella capitale francese, a causa dei profondi mutamenti avvenuti nell’ambiente intelletuale nell corso degli anni.
La morte
André Breton morì il 28 Settembre del 1966 a Parigi a causa di una crisi respiratoria che lo colpì durante una vacanza a Saint-Cirq-Lapopie.
Che vita la tua caro André.
Fonti: André Breton, il padre del Surrealismo