Adobe Flash, il software nel 2020 sparirà dalla rete
La fine di questa decade del XXI secolo segnerà un epilogo storico: Adobe Flash smetterà di essere presente.
A dichiararlo è stata la stessa multinazionale Adobe dello sviluppo software, che nelle ultime ore ha annunciato di aver preso quella strada che la vedrà abbandonare una delle sue creazioni più famose, quella Adobe Flash che abbiamo trovato in tantissime componenti sul web.
L’addio definitivo al progetto avverrà nel 2020, e fino ad allora il gruppo continuerà il supporto al software.
Come? Si occuperà di offrire aggiornamenti di sicurezza essenziali, al fine di evitare che le componenti installate sui browser web, ovvero sia i vari
- Chrome
- Firefox
- Opera
- Microsoft Edge ed altri ancora
vengano colpite dagli attacchi di virus e malware, diventando così un esponenziale pericolo per i pc degli utenti.
Microsoft, ad oggi, prevede inizialmente di disattivare Flash come impostazione predefinita sul browser Edge.
Safari e Chrome, invece, domandano sempre se c’è da eseguire il plug-in nonostante esso sia installato.
Il lavoro di Adobe si limiterà solo a questo, dato che la data dello “switch off” è lontana soltanto due anni e mezzo, anche se la decisione è stata ponderata. Infatti, nel 2015 la società capì che gli sviluppatori di siti web oramai avevano accantonato Adobe Flash, rendendone così lo sviluppo praticamente inutile.
E ciò ha portato la stessa Adobe a comprendere che Flash, oramai, era destinato al viale del tramonto.
Non chiamatelo “Fulmine a ciel sereno”
Niente mani nei capelli e niente disperazione per i titoli di coda scritti da Adobe sul suo famoso figliolo.
La cessazione di Adobe Flash non può essere definita un fulmine a ciel sereno per quanto già spiegato nel paragrafo precedente, frutto dei cambiamenti nel settore informatico da parte degli sviluppatori dei siti web.
A parlare chiaro sono i numeri. L’utilizzo quotidiano di Flash è passato dall’80% nel 2014 al 17% nel 2017.
L’avvento di HTML 5
Il vero grande colpo di grazia ad Adobe Flash è stato inferto dall’affermazione di HTML 5 nelle creazioni.
Questo strumento venne adottato per creazioni di animazioni, essendo linguaggio di base per realizzare pagine web.
E in effetti adottare HTML 5, inizialmente relegato al ruolo di strumento alternativo ad Adobe Flash, ha reso la vita molto più comoda ai programmatori, che si sono ritrovati nella posizione di non dover più scegliere di installare una app terza per ottenere gli stessi risultati di Flash.
E poi ci sono WebGL e WebAssembly, gratuiti rispetto ad Adobe, con convenienza dal punto di vista economico.
Da YouTube allo switch off
Adobe Flash nacque dall’acquisizione di Flash, da parte di Adobe (insieme a Macromedia), nel 2005.
Flash Player era utilizzato a partire da YouTube, con un utilizzo che si era allargato a macchia d’olio tra il popolo di internauti. Questo, però, lo ha reso un bersaglio appetibile a tutti gli hacker del mondo.
La prima a decidere di abbandonare Flash Player fu la casa americana Apple nel non troppo lontano 2010.
In questo caso, a Cupertino venne presa la decisione di non supportare l’applicativo sui suoi dispositivi mobili.